A partire da quest’anno la tradizionale cerimonia celebrativa della Polizia di Stato, si svolgerà nella data simbolo del 10 aprile, stabilita con Decreto del Ministro dell’Interno in riferimento al giorno della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge n. 121 del 1981, recante il “Nuovo Ordinamento dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza”. È con tale legge, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 10 aprile 1981, che la Polizia di Stato ha assunto l’attuale veste di corpo civile militarmente organizzato per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e la prevenzione e repressione dei reati.
Nel giorno del 165esimo anniversario della Polizia di Stato, il questore di Napoli, Antonio De Iesu, ha tracciato il bilancio dell’attuale situazione dell’ordine pubblico in città. Lo ha fatto fornendo dei dati riguardo i reati più diffusi dando un quadro chiaro delle attività criminali in città. Nonostante siano diminuiti gli omicidi quasi del 30% sono aumentate di gran lunga sia i furti che le rapine. In particolare a fronte del calo netto delle rapine in casa (-39,5%) sono aumentate quelle in banca, con un incremento del (18,52%), negli uffici postali (16%) e in strada (12,42%).“
Un chiaro segnale di aumento di reati contro il patrimonio che continua a far vedere come la crisi economica si stia riverberando anche sull’atteggiamento dei criminali comuni. Dal palco della caserma Nino Bixio, il questore ha snocciolato i dati comparati con quelli dell’anno precedente. Non ha solo però parlato dei risultati raggiunti ma soprattutto ha voluto elogiare l’atteggiamento dei poliziotti impegnati nell’adempimento del proprio dovere in città. In particolare ha ricordato il lavoro svolto dagli agenti nel corso del corteo di protesta contro l’arrivo di Matteo Salvini a Napoli, ma soprattutto ha voluto ricordare Nicola Barbato, l’agente ferito da un estorsore nel 2015 a Fuorigrotta.
Il questore ha ricordato il suo coraggio elogiandolo pubblicamente visto che l’agente era in caserma ad assistere alla cerimonia con gli altri colleghi. De Iesu ha infine invitato a non abbassare la guardia contro la criminalità organizzata la cui rete tentacolare continua ad espandersi nonostante il lavoro di contrasto con le forze dell’ordine. La giornata si è poi conclusa con la premiazione degli agenti meritevoli e che si sono sacrificati nel corso del loro servizio.
“Nicola ti voglio bene”: così, il questore di Napoli, Antonio De Iesu, ha ricordato, durante il suo discorso per la festa della Polizia, nel suo 165esimo anniversario, il poliziotto Nicola Barbato, gravemente ferito, nel quartiere di Fuorigrotta, con un colpo di pistola esploso da un estorsore, nel settembre 2015. Barbato, presente nella piazza della caserma Nino Bixio, dove si è svolta oggi la festa, ha definito il questore “un fratello maggiore, un grande poliziotto”, che, talvolta, “gli faceva delle ‘cazziate'” quando si precipitava, con troppa foga, quando era in servizio. “Me lo ha detto qui, me lo ha detto anche a Milano, dov’ero ricoverato per curare dei problemi di salute molto gravi, anche allora ebbe un pensiero per me”, ha ricordato Nicola. Un pensiero, De Iesu, lo ha rivolto, come anche ha fatto il capo della Polizia nel suo messaggio, anche agli altri agenti che si sono sacrificati nell’adempimento del dovere.
Barbato era presente nella piazza della caserma Nino Bixio, dove si è svolta oggi la festa.