Il Consiglio comunale ha dato il via libera al piano per salvare dal fallimento l’Azienda Napoletana Mobilità (Anm), municipalizzata del trasporto pubblico del Comune di Napoli.
L’ok al salvataggio è arrivato con i voti della maggioranza, mentre FI, Pd, M5s e i consiglieri Nonno e Santoro hanno espresso voto contrario.
Dopo l’approvazione del Consiglio, la Giunta comunale ha approvato le deliberazioni relative alla manovra di Bilancio Preventivo 2017, presentate dall’assessore al Bilancio Salvatore Palma.
La delibera ha l’obiettivo di arrivare al pareggio di bilancio dell’azienda. “La ricapitalizzazione di Anm è possibile – ha spiegato l’assessore Palma – perché c’è un piano severo di risanamento dell’azienda, più strutturato e strategico rispetto a quello del 2014-2015 autorizzato dal Mef, al quale il Comune si impegna ad affiancare le proprie leve garantendo innanzitutto la regolarità dei flussi finanziari. La delibera risponde adeguatamente alle normali conseguenze derivate dall’accorpamento delle tre società di mobilità in Anm, che ora con misure gestionali di efficientamento e risparmi, anche nell’esercizio, potrà raggiungere il proprio risanamento strutturale. In questa ottica – ha concluso – vanno considerate alcune misure come l’aumento progressivo in 3 anni del biglietto singolo e la razionalizzazione dei permessi di sosta per i residenti, sostanzialmente oggi non a pagamento in quanto la quota attuale si limita a coprire i costi del contrassegno”.
Il piano prevede infatti l’aumento del biglietto: a partire da metà aprile aumenterà di 10 centesimi di euro, quindi da un euro a 1,10 euro. Negli anni successivi aumenterà di 10 centesimi all’anno, fino ad arrivare nel 2019 a 1,30 euro. Sono previsti aumenti per le strisce blu, sia per quanto riguarda gli abbonamenti che le soste orarie, con costi variabili da zona a zona della città. Nonostante questi rincari, il trasporto a Napoli resta tra i meno cari. Il piano di ricapitalizzazione di Anm prevede inoltre il trasferimento di immobili comunali all’azienda per 65 milioni.
“La prima sfida è quella di tutelare un’azienda pubblica e che pubblica deve rimanere al 100 per cento con tutte le sue difficoltà: la seconda è la tutela del lavoro; la terza, e forse quella più ambiziosa, è il miglioramento della qualità del servizio”, ha affermato il sindaco de Magistris delineando tre obiettivi raggiunti e da consolidare.