Morto Fausto Mesolella, storico componente degli Avion Travel. Una vita trascorsa nel segno della musica, la storia d’amore più longeva era quello che lo legava alla sua chitarra preferita, una Gibson Chet Atkins rossa, si chiamava «L’insanguinata».
Stroncato da un malore, giovedì 30 marzo, a Caserta, la sua città.
La notizia è stata diramata attraverso un Tweet di Red Ronnie: «Ciao @faustomesolella Sono allucinato. Com’è possibile?!?» e poi confermata da fonti vicine alla famiglia. Peppe Servillo, voce degli Avion Travel, si è chiuso nel silenzio. Mesolella aveva 64 anni, e già tempo fa era sopravvissuto a un infarto.
Raiz, Samuele Bersani, Mannarino, Nada, Gianna Nannini; ha scritto canzoni per Andrea Bocelli, Gian Maria Testa, Fiorella Mannoia: sono solo alcuni degli artisti con i quali Mesolella ha collaborato.
Nel 2007 con «Lascia perdere, Johnny!» Fabrizio Bentivoglio ha raccontato le avventure di un musicista che aspira a diventare chitarrista professionista per evitare il militare, tra feste di piazza e impresari poco raccomandabili. Il regista si era ispirato alla storia di Mesolella — autore della colonna sonora del film — che aveva cominciato a suonare la chitarra a 12 anni e non l’aveva più lasciata. Nell’agosto del 1968 il suo debutto davanti a un pubblico. La band si chiamava Condor, il concerto si svolgeva al matrimonio di un parrucchiere di Caserta. Nel 1986 l’ingresso nella Piccola Orchestra Avion Travel. Con loro vinse il Festival di Sanremo nel 2000 con la canzone per «Sentimento».