• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
domenica, 29 Giugno, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

27 marzo 2004: l’ultimo giorno di Annalisa Durante

Redazione Napolitan di Redazione Napolitan
27 Marzo, 2017
in Da Sud a Sud, In evidenza
0
27 marzo 2004: l’ultimo giorno di Annalisa Durante
Share on FacebookShare on Twitter

annalisa “Vivo e sono contenta di vivere, anche se la mia vita non è quella che avrei desiderato. Ma so che una parte di me sarà immortale”.

ADVERTISEMENT

Annalisa sorride dal risvolto di copertina. Bionda, il volto d’angelo, ma lo sguardo di “scugnizza” catturava il presente con parole di mesta e tagliente lucidità, quella che tocca in dono ai bambini. “Cari genitori, quando Pasqua sarà veramente festa di Rinnovamento, papà avrà un lavoro vero e noi andremo via da Forcella”: ecco cosa scriveva, sei mesi prima di esser uccisa, Annalisa Durante, la quattordicenne caduta nei vicoli dell’antica Vicaria, il 27 marzo 2004, in uno scontro a fuoco tra camorristi.

Era un sabato sera, una pallottola vagante la centrò alla testa mentre si tratteneva sotto casa. Scapparono tutti, lei non ci riuscì: la madre si affacciò e vide i capelli color miele della secondogenita impregnati di sangue, gli occhi verdi già spenti. A leggere, oggi, i suoi appunti di fanciulla raccolti in un libro dai passaggi toccanti – “Il diario di Annnalisa”, Tullio Pironti editore, a cura di Matilde Andolfo e Mario Fabbroni – affiora il testamento di un’adolescente che tentò invano di sottrarsi al destino.

E che continua a esser simbolo dell’attesa di riscatto, oltreché immagine inesorabile di dolore e culto popolare. Decine di lettere e telegrammi, sul suo sepolcro peluche o odore di talco. Messaggi da New York a Santiago del Cile, da Barcellona al Texas.
“Un giorno diverrò grande. Eppure non riesco a immaginarmi. Forse me ne andrò, forse no. Mi mancherebbe le gite, la pizza che porta papà dopo il lavoro. Adoro la pizza fritta”, scrive nel diario.

Oltre la solarità trascinante del carattere, dietro l’aspetto di monella che si infliggeva piercing e tatuaggi contro il volere di mamma e già cominciava a guidare le auto dei corteggiatori più grandi, Annalisa coltivava angosce e presagi che affidava solo al suo diario. O al segreto dei temi in classe.

Scrive della criminalità che infesta il rione. Sogna di “fuggire da Napoli, viaggiare”: almeno fino a quando non fa irruzione nella sua vita Francesco, “l’amore” dell’adolescenza. “I grandi mi stanno appresso, ma io li sfotto, poi li lascio andare: mi spaventano. Mentre Francesco ha quasi la mia età, tra noi solo baci, anche se litighiamo sempre”.

È la ragazza che davanti alla tv non sogna solo di entrare nei programmi di Maria De Filippi: “Magari un giorno ballerò insieme a loro”, ma si interroga anche sui drammatici fatti di cronaca che avvengono a pochi metri da lei. “Non è giusto: si può morire così?”, scrive appena qualche mese prima di essere uccisa, ragionando in solitudine sull’omicidio di Claudio Taglialatela, assassinato per la rapina di un telefonino.

Claudio era solo il penultimo della lista. “Oggi abbiamo visto i funerali di Claudio in televisione. Abbiamo pianto tanto. Mia madre è sconvolta, dice che è la cosa più orribile perdere un figlio. A me mi è venuto il freddo addosso. Che tragedia. Perché si deve morire così? Non è giusto”. Era il 10 dicembre 2003. Il 27 marzo altri avrebbero iscritto Annalisa nello stesso elenco. “Il sogno di mio padre è portarci via da Forcella. Ha ragione. Non mi piace vivere qui”, scrive Annalisa nel diario.

Benché annoti, in classe, “nella città dove sono nata la gente sorride sempre”, troppe cose non le piacciono lì intorno. Ottobre 2003. “Le strade mi fanno paura. Sono piene di scippi e rapine. Quartieri come i nostri sono a rischio. Ci sono i ragazzi che si buttano via e si drogano senza motivo. La prof non sa bene i problemi del mio quartiere. La prof non può capire”. Ancora: “Mi fanno pena quei tossicodipendenti che barcollano tutti i giorni sotto le nostre case”.

Non le piace “lo sfruttamento e il lavoro nero. A Forcella ci sono fabbriche di borse, tante ragazze stanno per tutto il giorno chiuse lì. Hanno sempre le mani sporche. C’è mia sorella Manu: ma almeno il datore di lavoro non la costringe a lavorare quando non si sente bene”, aggiunge con candore Annalisa. E poi: non le piace la povertà di “tante amiche che non hanno una casa vera, ma vivono in una sola stanza. Anche io devo fare i compiti sul ballatoio, ma almeno ho una casa vera, sono fortunata”. Le fanno rabbia “i disonesti”. Che poi è il suo modo, di bambina nata a Forcella, di definire camorra i vicini di vicolo.

Tre giorni dopo il suo assassinio, i genitori di Annalisa, assistiti da un coraggioso prete, don Luigi Merola, donano tutti gli organi. “Qualcosa di Annalisa vive in sette persone”. I proventi del libro serviranno a costruire una cappella per Annalisa. È l’unico obiettivo di Carmela, sua madre. “Io e mio marito abbiamo avuto reazioni diverse. Lui va in Tribunale, fa i dibattiti. A me non interessa nulla. Spero solo che il sacrificio di Annalisa non sia stato inutile”.

Tags: Annalisa Duranteforcellanapolivittima innocente della criminalità
ADVERTISEMENT
Prec.

Massacrato di botte all’esterno di un locale: 20enne muore dopo 36 ore di agonia

Succ.

27 Marzo 198:uccisi a Salerno l’Avv. Dino Gassani e il suo segretario Giuseppe Grimaldi

Può interessarti

Ponticelli, riesplode la faida tra i De Micco e i D’Amico: da che parte si schierano i mariti delle figlie di ‘Tonino fraulella’?
Cronaca

La verità nascosta dietro l’omicidio di Annunziata D’Amico raccontata grazie al supporto di Braccia

28 Giugno, 2025
Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino
In evidenza

Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino

28 Giugno, 2025
Fondazione Vassallo: “Falesia cancellata con il tritolo, parte il processo: si faccia giustizia”
Da Sud a Sud

Fondazione Vassallo: “Falesia cancellata con il tritolo, parte il processo: si faccia giustizia”

28 Giugno, 2025
1° dicembre, giornata mondiale contro l’Aids al Cotugno
Da Sud a Sud

Il Monaldi celebra il traguardo delle 100 procedure TAVI in soli 6 mesi

28 Giugno, 2025
VIDEO-Ponticelli: il consigliere Sollazzo in affari con i clan e l’assordante silenzio del sindaco Manfredi
Cronaca

Vincenzo Sollazzo: chi è il consigliere della VI Municipalità di Napoli in affari con i clan di Ponticelli

27 Giugno, 2025
Ponticelli, sgomberi nella roccaforte del clan: minacce sui social ai parenti di Braccia
Cronaca

Ponticelli, sgomberi nella roccaforte del clan: minacce sui social ai parenti di Braccia

27 Giugno, 2025
Succ.
27 Marzo 198:uccisi a Salerno l’Avv. Dino Gassani e il suo segretario Giuseppe Grimaldi

27 Marzo 198:uccisi a Salerno l'Avv. Dino Gassani e il suo segretario Giuseppe Grimaldi

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Ponticelli, riesplode la faida tra i De Micco e i D’Amico: da che parte si schierano i mariti delle figlie di ‘Tonino fraulella’?

La verità nascosta dietro l’omicidio di Annunziata D’Amico raccontata grazie al supporto di Braccia

di Luciana Esposito
28 Giugno, 2025
0

Esattamente un anno fa, a distanza di otto anni e otto mesi dall'agguato mortale costato la vita ad Annunziata D'Amico,...

Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino

Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino

di Redazione Napolitan
28 Giugno, 2025
0

Di fronte a certe storie, non si può restare indifferenti. Quella di Luigi Volonnino, un bimbo di appena 5 anni...

Castel Volturno in lutto: muore a 16 anni Luigi Petrella, investito da un’auto pirata a Mondragone

Castel Volturno in lutto: muore a 16 anni Luigi Petrella, investito da un’auto pirata a Mondragone

di Redazione Napolitan
28 Giugno, 2025
0

Un dolore che spezza il cuore, una ferita che sconvolge un'intera comunità: la famiglia Petrella piange la tragica scomparsa del...

Fondazione Vassallo: “Falesia cancellata con il tritolo, parte il processo: si faccia giustizia”

Fondazione Vassallo: “Falesia cancellata con il tritolo, parte il processo: si faccia giustizia”

di Redazione Napolitan
28 Giugno, 2025
0

La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore accoglie con senso di responsabilità e con profonda attenzione la notizia dell'avvio del processo...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?