• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
domenica, 29 Giugno, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

La “visita di solidarietà” di Don Antonio Coluccia, il prete sotto scorta, alla “giornalista aggredita a Ponticelli

Luciana Esposito di Luciana Esposito
25 Marzo, 2017
in In evidenza
0
La “visita di solidarietà” di Don Antonio Coluccia, il prete sotto scorta, alla “giornalista aggredita a Ponticelli
Share on FacebookShare on Twitter

17327884_1262628763773997_1872981307_n Don Antonio Coluccia è un prete originario di Specchia, cittadina del Salento, più volte minacciato di morte e oggi costretto a vivere sotto scorta.

ADVERTISEMENT

Io e Don Antonio ci siamo conosciuti lo scorso 21 febbraio, a Casarano, nel suo Salento.

Entrambi eravamo lì non solo per portare tra gli studenti il nostro esempio di legalità ordinaria, ma per dimostrare concreta e sentita vicinanza a Marilù Mastrogiovanni, la giornalista fondatrice de “Il Tacco d’Italia”, di recente bersaglio di nuove minacce da parte della malavita salentina.

img-20170321-wa0013

Don Antonio ha trasformato una villa confiscata ad un boss della Banda della Magliana, alle porte di Roma, in una casa di accoglienza per poveri e persone disagiate che vivono i problemi più disparati.

Giovanissimo operaio di un calzaturificio di Tricase, nel 2000 decise di cambiare completamente vita, per seguire l’improvvisa e grande vocazione: donarsi a Dio per aiutare gli ultimi, i sofferenti e gli emarginati. Nel 2012 ha fondato l’opera Don Giustino Onlus, una comunità destinata a coloro che vivono ai margini ed attualmente opera alla periferia di Roma Nord, dove vive da anni. Non ha mai esitato ad aiutare i bisognosi, coinvolgendoli in attività rieducative e mettendo sempre faccia e cuore nella sua missione.

bb

Non ha esitato nemmeno ad aiutare me, Don Antonio.

Nel primo pomeriggio di oggi, 25 marzo, è venuto a farmi visita a Ponticelli: il quartiere in cui vivo e che racconto nei miei articoli.

Ha voluto immergersi nella mia vita, Don Antonio, per respirare con i suoi polmoni le mie ordinarie difficoltà e testare sul campo la mia realtà, senza condizionamenti o distorsioni.

Ci siamo incontrati nella villa comunale dedicata ai fratelli De Filippo, a pochi metri dal parco Merola, il luogo dove ho subito due aggressioni.

ael_-rione_merola_ponticelli_opt

Due pattuglie ci seguivano in strada e la scorta di Don Antonio ci affiancava, mentre passeggiavamo lungo quello stesso marciapiede dove il 21 dicembre del 2015, sono stata aggredita e ho rischiato di essere sequestrata, tra gli sguardi sospettosi ed incuriositi, dei passanti e dei podisti che abitualmente corrono lungo la pista che abbraccia la villa: la giornalista e un prete. Una coppia inedita e che non è passata di certo inosservata.

lopera-di-jorit-agoch

A separare i nostri passi dal Parco Merola solo una spessa lingua d’asfalto. Tante le persone affacciate ai balconi del plesso di case comunali che per oltre sei mesi è stato la mia seconda casa. Cercavano di dare un senso a quel dispiego di auto della polizia e, ancora di più, alla presenza di quel prete accanto alla giornalista.

Vincenzo, un ragazzo che quando ero “la giornalista che andava nel parco”, tutte le volte che mi vedeva, mi chiedeva: “ma il campetto quando lo fanno?” è stato l’unico a sventolare la mano per salutarmi, senza indugi né paura.

Da quando sono diventata “la giornalista che hanno picchiato a Ponticelli”, rivolgermi un saluto è diventato un gesto imbarazzante e scomodo per tanta gente, soprattutto per quella che, in quel parco, ho solo aiutato.

Ci siamo fermati di fronte al murales sul quale è ritratto il mio aggressore: proprio lì, ai piedi di quella parete, quello stesso giorno, il 21 dicembre del 2015, quell’uomo mi ha aggredita. Proprio lì, ai piedi di quella parete grigia che poi ha accolto la riproduzione del suo “mezzo busto”.

lo-trattenemiento-de-peccerille_10_opt

Gli spazi vuoti che intercorrono tra un palazzo e l’altro, consentono di guardare quello che accade “nel cuore” del parco.

La famiglia che mi ha aggredito, scorgendo quel via vai di auto della polizia che transitava a rilento all’esterno del parco, ha preferito “non rischiare”: ha chiuso il chiosco abusivo adibito ad alimentari/merceria che gestisce all’interno del parco e si è dileguata.

Non è una vittoria, né una magra consolazione: è il fotogramma di una triste realtà intorno alla quale, ognuno di noi, può rilevare una sfumatura più autorevole, rispetto ad un’altra, alla quale si sente più propenso a dare risalto.

Tantissime persone, attratte dalla tonaca di Don Antonio, si sono avvicinate per stringergli la mano. Lui gli raccontava “la mission” della sua visita a Ponticelli e tutti si affrettavano a prendere le distanze da me: “non la conosciamo”, “non sappiamo niente di questa storia”, “noi ci facciamo i fatti nostri”.

Scene tratte da un copione antico e intramontabile che raccontano una Napoli storicamente ed ideologicamente immobile, ferma in un atteggiamento mentale che invece che “superato” si ostina a manifestarsi come “insuperabile”, identificando nell’omertà il salvagente più sicuro al quale aggrappare imbarazzi ed incertezze, in tutti i casi.

È stato un fugace tuffo in un passato che non ho mai dimenticato, perché quei bambini, quei ragazzi continuano ad essere presenti nei miei pensieri e, forse, è vero anche il contrario.

Mentre ero a Casarano, la sera dello scorso 20 marzo, ho ricevuto un messaggio da parte di uno dei ragazzi del parco: “stanno distruggendo quello che hai cercato di fare” e le foto che accompagnano quelle parole, rendono il concetto ancora più esplicito.

img-20170320-wa0006-3 Due cestini sradicati dal luogo in cui erano stati impiantati e collocati nel  img-20170320-wa0005-1bel mezzo di un’aiuola e al centro del campo di calcio, proprio quel campo di calcio in nome del quale mi sono tanto battuta e sul quale si è consumata la mia prima aggressione, nel novembre del 2015.

Un messaggio esplicito: qui regna il degrado.

I ragazzi che vivono in quel posto e che stanno iniziando a maturare una capacità di pensiero autonoma, avvertono il peso del vuoto sortito dalla brusca interruzione di quel percorso che stava portando al graduale miglioramento della qualità della vita nel loro piccolo e complesso mondo: “non voglio un luogo di svago e di ritrovo, ma un posto dove vivere bene”.

Vogliono sconfiggere il degrado, quei ragazzi.

Vogliono non doversi vergognare, quando qualcuno gli chiede: dove abiti?

Vogliono un luogo e un futuro migliore.

wp_000959

E la consapevolezza che quel percorso che guardava dritto al conseguimento di quest’intento sia stato interrotto dalla violenza e con la violenza, fa decisamente più male delle percosse che ho subito.

Tags: casaranocomunitàdon antonio colucciadon giustino onlusgiornalista aggreditaluciana espositomuralesnapolinapoli estparco merolaponticelliprete sotto scortasalentostreet art
ADVERTISEMENT
Prec.

Un politico che adotta atteggiamenti “da bullo” è un pessimo esempio

Succ.

25 marzo 1982: la ‘ndrangheta uccide Luigi Gravina, un commerciante che si era opposto al racket

Può interessarti

Castel Volturno in lutto: muore a 16 anni Luigi Petrella, investito da un’auto pirata a Mondragone
Cronaca

Mondragone: 16enne morto in scooter, arrestato il pirata della strada

29 Giugno, 2025
Ponticelli: sgomberata la roccaforte del clan De Martino. Sequestrati immobili comunali occupati abusivamente
Cronaca

Ponticelli: minacce e tensione dopo lo sgombero della palazzina simbolo del clan De Martino

29 Giugno, 2025
Ponticelli, riesplode la faida tra i De Micco e i D’Amico: da che parte si schierano i mariti delle figlie di ‘Tonino fraulella’?
Cronaca

La verità nascosta dietro l’omicidio di Annunziata D’Amico raccontata grazie al supporto di Braccia

28 Giugno, 2025
Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino
In evidenza

Una raccolta fondi per realizzare il sogno del piccolo Luigi: tornare a vivere come un bambino

28 Giugno, 2025
VIDEO-Ponticelli: il consigliere Sollazzo in affari con i clan e l’assordante silenzio del sindaco Manfredi
Cronaca

Vincenzo Sollazzo: chi è il consigliere della VI Municipalità di Napoli in affari con i clan di Ponticelli

27 Giugno, 2025
Ponticelli, sgomberi nella roccaforte del clan: minacce sui social ai parenti di Braccia
Cronaca

Ponticelli, sgomberi nella roccaforte del clan: minacce sui social ai parenti di Braccia

27 Giugno, 2025
Succ.
25 marzo 1982: la ‘ndrangheta uccide Luigi Gravina, un commerciante che si era opposto al racket

25 marzo 1982: la 'ndrangheta uccide Luigi Gravina, un commerciante che si era opposto al racket

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Cercola: sorpresi dai carabinieri mentre tentano di rubare pneumatici, arrestate 2 persone

Spari fuori dalla discoteca: ferito un buttafuori nel Salernitano

di Redazione Napolitan
29 Giugno, 2025
0

Una notte di paura sul litorale sud della provincia di Salerno. All'esterno di una discoteca situata nel comune di Pontecagnano...

Napoli, Pasqua da record: sole, armonia e boom di turisti

Napoli: ritrovato in mare il cadavere di un uomo, indagini in corso

di Redazione Napolitan
29 Giugno, 2025
0

Una tranquilla mattina d'estate sul lungomare napoletano si è trasformata in scena di un mistero inquietante. Intorno alle ore 8...

Sub trovato morto in mare nel napoletano, segni di ferite sul cranio

Bimbo di 5 anni finisce al largo col materassino, salvato dalla Guardia Costiera

di Redazione Napolitan
29 Giugno, 2025
0

Una giornata di mare ha rischiato di trasformarsi in tragedia, ma grazie all'intervento provvidenziale della Guardia Costiera si è conclusa...

Castel Volturno in lutto: muore a 16 anni Luigi Petrella, investito da un’auto pirata a Mondragone

Mondragone: 16enne morto in scooter, arrestato il pirata della strada

di Redazione Napolitan
29 Giugno, 2025
0

Una comunità sconvolta, una giovane vita spezzata e un presunto colpevole con un passato criminale alle spalle. È questa la...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?