Riaprirà il 28 marzo alle ore 12, il parcheggio pubblico di via argine a Ponticelli, con il doppio dei posti a disposizione, da 70 a 140, con tariffe molto convenienti e con un moderno sistema di automazione.
Presenzieranno all’apertura il Sindaco de Magistris, gli assessori Mario Calabrese e Alessandro Clemente.
Un momento atteso da mesi e che giunge al culmine di un percorso concitato e contraddistinto da diverse e ben scandite fasi che si sono alternate fin da quando è stata resa nota la temporaneità del provvedimento che adibiva il garage a deposito giudiziario, nel quale sono stati fatti convergere gli scooter sequestrati nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”.
La rabbia dei cittadini che con ferma convinzione hanno tentato di opporsi, per non rinunciare ad uno dei pochi servizi offerti alla cittadinanza ponticellese, l’approvazione della delibera, il malcontento dei cittadini che, seppur adirati, hanno sempre mantenuto una condotta civile e composta, un braccio di ferro tra le varie forze politiche che, a turno, hanno sfilato lungo la passerella offerta da quello stato di cose: pochi mesi dopo l’insediamento del secondo mandato della giunta de Magistris, la cittadinanza protesta e contesta apertamente l’operato dell’amministrazione. I selfie accanto agli striscioni di protesta dei cittadini e all’esterno del parcheggio per assicurare impegno e vicinanza e promettere il massimo supporto, erano all’ordine del giorno.
Poi è calato il silenzio, la politica ha ammainato le bandiere, ma non i cittadini. Il comitato è rimasto a vigilare con accorta attenzione sull’operato degli addetti ai lavori, affinché, anziché il parcheggio, non si vedessero consegnare un beffardo pesce d’aprile.
Non sarà così: il 28 marzo, il parcheggio di via Argine torna ad essere un ben fruibile a disposizione dei cittadini.
Ad introdurre l’evento, una locandina dai toni eloquenti: “impegno mantenuto” e subito parte la “corsa alla conquista dei meriti”.
L’ispezione-blitz dei Movimento 5 Stelle, sul finire del 2016, all’indomani dei lavori di riqualifica della struttura che assicurarono “fulmini e saette”; i post ad effetto diramati sui social da Valeria Valente, spalleggiata da politicanti del quartiere che camuffati da “semplici cittadini” all’interno del comitato in cui è spontaneamente confluita la popolazione, hanno cercato di curare gli interessi del partito, perorandone la causa; la forte volontà di insinuare nei cittadini la tesi del complotto piuttosto che quella del “saccheggio” camuffato da prestito da parte dell’amministrazione che, in realtà, non avrebbe mai restituito il garage ai cittadini né nei termini prestabiliti né mai: sono solo alcune delle gesta esibite dai politici e dai politicanti che hanno visto in quello scenario un contesto prolifero nel quale insinuare il seme della discordia. Consiglieri e figure che arbitrariamente si decantavano “intermediari” dell’amministrazione e che, invece, non guardavano agli interessi dei cittadini, ma rilevavano in quella situazione una ghiotta opportunità per guadagnare punti agli occhi dell’amministrazione. E, invece, i cittadini hanno avuto la caparbietà, il buon senso e l’intelligenza di non fare il gioco della “solita” politica e hanno saputo e voluto aprire un canale di comunicazione diretto con l’amministrazione, utile a non lasciare spazio a malintesi, sotterfugi, omissioni, dicerie, pettegolezzi, incomprensioni e dissapori.
Tutto è andato come doveva andare e quello che accadrà nei prossimi giorni è l’epilogo di un copione già visto, rivisto e stravisto: tutti i politici di qualsiasi fazione che hanno arrancato promesse e speso tempo, energie, parole e preso impegni in quella sede e in relazione alla restituzione del parcheggio alla cittadinanza in tempi brevi, rivendicheranno il merito e il diritto di prelazione su quell’operazione esibendo la solita e improbabile frase: “grazie a me”, “grazie a noi”.
In realtà, l’encomio più grande e sincero spetta al Comitato dei cittadini di Ponticelli che ha saputo curare gli interessi della collettività in maniera diretta e disinteressata, – come dovrebbe fare la politica – meglio di qualsiasi politico/politicante.
È una vittoria della cittadinanza attiva. Tutta loro, solo loro.