Una giornata particolare a Napoli per la presenza di Salvini mal tollerata un po’ da tutti. Salvini, ricordiamo, spesso ha provocato Napoli e i napoletani con frasi ed esternazioni poco consone, “che il noto esponente politico non potesse essere accolto in modo positivo non era certo una novità” dichiara Giulio Catuogno, segretario generale Coisp Napoli.
“Già il corteo pacifico capitanato da una ruspa non era certo il meglio che si potesse pensare, ma i colleghi presenti in ogni dove erano preparati al peggio”. “Gli scontri sono iniziati nel tardo pomeriggio a provocare la guerriglia urbana un gruppo di facinorosi dai volti travisati. Non posso affermare fossero i soliti black block anche se il loro agire è stato molto simile a quello degli autonomi tristemente noti per altri fatti” sottolinea il segretario.
Le cariche della Polizia, ricordiamo, sono avvenute lungo via Giulio Cesare dove la Polizia è stata assaltata da un gruppo di manifestanti. Negli scontri risultano feriti 16 operatori di Polizia, un funzionario è stato ferito ad una gamba, funzionari, ispettori e agenti risultano avere diverse contusioni. Fermati alcuni manifestanti.
“Durante il corteo sono state notate diverse persone con una maschera nera, simile a quella di Pulcinella, non si può però affermare che il blitz sia partito da questi soggetti” – continua Catuogno -. “Le scene di guerriglia urbana che hanno scosso questo sabato sono state bloccate solo grazie alla preparazione dei nostri colleghi, le strade e le zone circostanti al luogo degli scontri sono state per ore un vero e proprio campo di battaglia nonostante si sia operato per ridurre il rischio per i residenti. Nonostante la massima operatività dei colleghi di tutte le forze dell’ordine presenti si è registrato persino l’assalto ad un mezzo dei Carabinieri”.
“Un corteo che si diceva pacifico e di protesta non doveva certamente terminare in questo modo, chi come noi lavora costantemente nella gestione dell’ordine pubblico non è certamente stato colto di sorpresa ed infatti i danni sono stati limitati”. “Come spesso accade a seguito delle manifestazioni di piazza che da pacifiche si trasformano in guerriglia, ad aver la peggio, sarà la Polizia e le forze dell’ordine, ne siamo consapevoli. Lo notiamo già dai commenti dal tono piccato che si leggono qui e là nei social specialmente in quegli spazi che da tre giorni riportano commenti sulla organizzazione delle manifestazioni contro Salvini”.
“E’ giunto il tempo che ognuno si prenda le proprie responsabilità” – tuona Cautugno, che punta il dito sul sindaco di Napoli – “Il corteo di Mai con Salvini aveva ed ha avuto tra i massimi portavoce il sindaco de Magistris che in queste ore si è schierato in modo palese con il popolo napoletano dimenticando però il suo ruolo di Sindaco super partes e di organo fondamentale di Pubblica Sicurezza”. “Non si può essere parte dello Stato e tollerare azioni come quella di oggi, non si può consigliare di vietare un intervento e tanto meno si può continuare a fomentare odio contro lo Stato cercando di trovare colpe e cause di ciò che è accaduto puntando il dito contro il ministro Minniti”. “Mentre gli sconti accadevano, mentre i cassonetti venivano rivoltati ed i cittadini fuggivano per le vie perché non è intervenuto il sindaco?”.
“De Magistris in un certo qual modo ha fomentato odio verso un esponente politico, di un partito che comunque non è anticostistuzionale, quello che ne ci duole percepire è che non si siano ancora prese le distanze dai facinorosi che hanno messo a ferro e a fuoco la nostra città”. Quindi conclude il segretario Coisp Napoli, “Siamo pronti a chiedere formali dimissioni del Sindaco De Magistris, e, nonostante possa sembrare insolito, siamo intenzionati ad occupare la sala comunale del Palazzo di Città, in attesa che il nostro primo cittadino prenda una posizione chiara”. “Come rappresentante sindacale condanno la violenza di qualsiasi genere e colore sia, così come condanno il razzismo in tutte le sue manifestazioni, a perdere questa volta sono lo Stato, il senso civico, la democrazia e Napoli calpestati ed umiliati da molotov e sassi”.