Non è una notizia di primo pelo quella che racconta di episodi di bullismo e violenza che dilagano soprattutto tra i giovanissimi.
A riaccendere i riflettori sulla sempre attuale e spinosa questione è un video, diffuso attraverso i social, che ritrae immagini di cruda violenza tra giovani adolescenti.
Una giovane si avvicina con fare minaccioso ad una coetanea, innescando un fugace contenzioso verbale: quello che sta per accadere è chiaro alle amiche che assistono alla scena. Qualcuna si allontana, con atteggiamento complice ed omertoso, qualcun altro tira fuori il cellulare per filmare la scena.
In un lampo, le minacce verbali si tramutano in azioni concrete: la giovane si scaglia contro la coetanea, aggredendola con violenza, fino a scaraventarla a terra.
Un’aggressione avvenuta in strada, una di quelle trafficate e battute dalla cittadinanza e tutt’altro che isolata e poco illuminata.
Tant’è vero che a sedare la lite ci ha pensato un adulto, sopraggiunto provvidenzialmente in soccorso della vittima, sottraendola dalle grinfie della picchiatrice che senza battere ciglio va a sedersi in sella ad uno scooter.
Salvata da qualcuno che sa ancora indignarsi ed opporsi dinanzi a scene che rischiano di essere concepite ed accettate come atti di violenta ed inconsulta normalità.
Il video è stato pubblicato sulla pagina facebook “welcome to favelas”: un accostamento geografico tutt’altro che azzardato, nonostante quelle scene siano ambientate a Casalnuovo di Napoli. Un’associazione di realtà che sottolinea come e quanto, la vita che si respira in certe periferie e in certi comuni, più o meno periferici, sia paragonabili a quelle di certe periferie radicate in un altro mondo, in un altro continente, così lontano, eppure così vicino. Molto più vicino di tanti contesti che, di fatto, lo sono solo fisicamente.