I migranti saranno accolti a Capri: in 45 arriveranno sull’Isola Azzurra, così come sembra ormai stabilito dalla Prefettura di Napoli.
Ma divampa la polemica, non solo sui social network.
Le reazioni all’annuncio sono state molto dirette, specialmente tra i cittadini del posto che hanno espresso forte contrarietà all’iniziativa e pesanti critiche alle istituzioni. Ma intanto Capri e Anacapri dovranno “dividersi” i migranti; alla prima ne andranno ventitré, alla seconda ventidue.
I Comuni cercheranno di fare il possibile per garantire l’accoglienza ai rifugiati. Come ha dichiarato il sindaco di Capri Gianni De Martino al Corriere della Sera: “Siamo sempre stati una capitale dell’accoglienza e lo saremo ancora”. Gli ha fatto eco il parroco don Carmine Del Gaudio che ha ricordato come “di fronte a chi chiede accoglienza non debbano esserci problemi”.
Più diretto e polemico, invece, il vicesindaco di Capri Roberto Bozzaotre che in un post su Facebook scritto alla vigilia del giorno del ricordo della Shoah, ha furiosamente stigmatizzato le polemiche che hanno fatto seguito alla notizia del possibile arrivo di profughi sull’isola: “I rifugiati non sono altro che persone che sono dovute scappare dal loro paese perché lì erano discriminate e perseguitate. Visto che avete dato i numeri perché, forse, c’è una remotissima ipotesi che vengano qua ventitré rifugiati, domani risparmiatevi le frasi strappalacrime sugli Ebrei”.
Ma Federalberghi, invece, ha dei dubbi. E, come ha detto al Corriere Sergio Gargiulo, presidente dell’associazione di categoria a Capri, “ribadendo la solidarietà nei confronti di chi scappa dalla fame” ci si chiede “come faranno a vivere su quest’isola con 35 euro al giorno?”.
Intanto procedono gli incontri e gli accordi per l’accoglienza anche a Salerno nel cui piano di riparto sarebbe prevista l’accoglienza di un certo numero di migranti in alcuni centri della Costiera amalfitana.