Continua l’impegno sociale dell’Associazione Ciro Vive, la Onlus istituita in memoria del giovane tifoso napoletano che ha perso la vita in seguito all’agguato messo a segno da un tifoso giallorosso all’esterno dello stadio Olimpico di Roma prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina.
Da allora, il suo nome e il suo ricordo sono diventati un impegno sociale concreto che continua a disseminare solidarietà, iniziative benefiche e messaggi d’amore e nonviolenza.
Il prossimo evento in programma è di quelli tutt’altro che usuali, ma destinati a lasciare un segno importante in quel famoso percorso di cambiamento e riabilitazione al quale dovrebbero andare incontro i giovani detenuti.
Lunedì 30 gennaio, dalle 15 alle 19.30, si giocherà una partita di calcio amichevole al carcere di Airola nel beneventano, un momento di aggregazione e sensibilizzazione alla legalità e di lotta alla violenza, tra i calciatori dell’Asd Ciro Vive e i giovani detenuti.
Parteciperanno alcuni rappresentanti dell’associazione Domus di Secondigliano che animeranno il momento di preghiera e di condivisione con testimonianze di giovani ex detenuti, che hanno fatto la scelta di cambiare vita, i membri dell’Associazione Ciro Vive onlus, il ristoratore Ilario Tutucci titolare del ristorante Il Brigante dei Sapori di Volla che offrirà una cena con dolci per chiudere la mezza giornata con un bel terzo tempo che ormai è diventato – grazie alla squadra Asd Ciro Vive – una consuetudine ad ogni fine gara.
I membri dell’associazione Ciro Vive per la quarta volta si recano al carcere di Airola perché i giovani detenuti lo hanno espressamente richiesto. Continuano dunque, i progetti che l’associazione fondata da Antonella Leardi si era prefissata, partendo proprio dai giovani disagiati, con progetti di solidarietà autofinanziati. Interverranno Pasquale Esposito e Maria Puddu, Vicepresidente e dirigente della Asd Ciro Vive, Antonella Leardi e Giovanni Esposito, presidente e vice presidente dell’associazione Ciro Vive, membri della Chiesa evangelica di Secondigliano (tra cui il pastore Christian Parisi). «Per l’iniziativa è stato scelto il 30 gennaio in quanto è la ricorrenza della giornata scolastica della nonviolenza e della pace in ricordo dell’anniversario della morte di Gandhi – spiegano gli organizzatori – che ha un significato molto profondo. Perciò abbiamo deciso di dedicarla a Gandhi che è stato uno dei pionieri e dei teorici del satyagraha, fondato sulla satya (verità) e sull’ahimsa (nonviolenza).
« Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fin tanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. » (Mahatma Gandhi)