Perquisizione dei Nas al Cardarelli, indagato a piede libero un anestesista che faceva finte visite per usare medicinale pubblico. L’ipotesi di reato – sulla scorta di una denuncia partita dalla direzione generale dello stesso Cardarelli – è relativa a un utilizzo improprio di farmaci e alla presunta sottrazione di sostanze stupefacenti dal complesso operatorio dell’ospedale.
Il medico è stato perquisito sul posto di lavoro e successivamente si è proceduto con la perquisizione dei locai in uso all’ospedale, dell’abitazione privata di Pozzuoli e dei mezzi. I militari, capitanati dal comandante Gennaro Tiano e su disposizione del pm Valter Brunetti, hanno acquisito i registri dei farmaci falsificati. In merito all’operazione condotta questa mattina dai Carabinieri del NAS, il direttore generale Ciro Verdoliva ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Il dipendente, anestesista assegnato al Complesso Operatorio di Chirurgia d’Urgenza, è stato raggiunto questa mattina da un avviso di garanzia e da un provvedimento di perquisizione della sua abitazione e dei luoghi di lavoro nell’ambito di un procedimento penale a suo carico emesso dal Sost. Proc. Dott. V. Brunetti. I reati a lui contestati si riferiscono ad attività interna all’Azienda Ospedaliera svolta nella sua qualità. I sospetti che ci avevano indotto nei giorni scorsi a presentare una formale denuncia in merito a utilizzo improprio e sospetta sottrazione di sostanze stupefacenti – in questo caso la petidina – all’interno del Complesso Operatorio, dalla quale sono partite poi le indagini, si stanno concretizzando con fatti e persone. Il grande lavoro congiunto e tempestivo tra Procura di Napoli e Carabinieri NAS è importante perché dimostra che siamo vigili e che ci sono gli strumenti per approfondire quei comportamenti presumibilmente deviati che mortificano il grande impegno che migliaia di professionisti svolgono ogni giorno a servizio dei pazienti per una sanità migliore”.