Un autentico calderone mediatico è insorto per merito di iOS e del suo correttore automatico.
Tanto è bastato per innescare un autentico caso, riconducibile al binomio “Vesuvio” e “lavali”.
Se su un iPhone si scrive “Vesuvio”, tra i suggerimenti del correttore, spicca la frase “lavali col fuoco”.
Rapidamente l’ilarità è corsa sul web e così anche le battute, tra le quali si annidano anche quelle di dubbio gusto.
In ogni caso, a prescindere dalle reazioni generate dalla singolare scoperta, c’è da chiedersi perché accade questo. Va precisato che, prontamente, Apple ha eliminato il problema alla radice, “ripulendo” i server e le tastiere predittive. A quanto pare, se ora si prova a digitare “Vesuvio”, non uscirà più “lavali col fuoco”, ma solo il suggerimento “lavali”.
Appurato che il tutto si basa su un algoritmo, infatti, a causare questa opinabile associazione non sarebbe Apple, ma gli stessi italiani. Se questi ultimi digitano spesso/sempre una parola o una frase, l’algoritmo la registra e la ripropone. Basta fare delle prove personalizzate, magari anche inserendo parole del proprio vocabolario quotidiano per comprendere come funziona la tastiera predittiva.
Certo, in un momento come quello attuale, in cui odio e razzismo sono all’ordine del giorno, soprattutto considerando che quella frase viene puntualmente scandita sugli spalti dei principali stadi italiani, questa gaffe altro non fa che fomentare un dibattito perennemente acceso.
A dispetto delle motivazioni e delle spiegazioni supportate dalla logica, non si è fatta attendere la forte e colorita reazione dei napoletani che palesano perfino l’ipotesi di voler presentare un’istanza contro Apple.