In occasione della giornata mondiale contro l’Aids, che si celebra il 1° dicembre, arriva anche in Italia il test per l’autodiagnosi dell’Hiv.
Dal primo dicembre è possibile comprarlo in farmacia senza ricetta per poi eseguirlo a casa con la risposta in 15 minuti. Il test costerà 20 euro, e verrà consegnato solo ai maggiorenni dal farmacista insieme a del materiale informativo sulla malattia.
In caso di esito positivo, hanno raccomandato gli esperti alla presentazione, è necessario ripeterlo in una struttura specializzata sia per confermare il risultato che per iniziare subito la terapia. La speranza, ha spiegato Rosaria Iardino, presidente della fondazione The Bridge, è che emergano quei pazienti, fino a 18mila secondo alcune stime, che non sanno di essere sieropositivi. “Questo è uno strumento per chi non ha voglia o tempo di andare nei centri, dove il test è gratuito – ha ricordato Iardino -, ma noi immaginiamo anche un impiego ad esempio nelle carceri. Proprio ieri l’Oms ha ribadito l’importanza dell’autotest, e una volta tanto l’Italia è in linea”. I farmacisti che vorranno ordinare i test, distribuiti da pochi mesi anche in Francia, dovranno prima seguire un corso di formazione online su come rapportarsi al paziente. “Finalmente possiamo favorire la prevenzione e la diagnosi precoce – ha commentato Cinzia Falasco Volpin, ad di Mylan Itali, l’azienda produttrice – è un momento di grande orgoglio, anche perché il lancio avviene a poche ore dalla giornata mondiale sulla malattia”.
Nei prossimi giorni verrà presentata una mozione a Camera e Senato per sensibilizzare sul tema dell’Aids, che fra le altre cose chiede che si facciano prevenzione ed educazione a scuola. Lo hanno annunciato Andrea Mandelli, senatore di Forza Italia, ed Eleonora Cimbro, deputata Pd, in occasione del lancio del test di autodiagnosi disponibile in farmacia. “La mozione prevede quattro temi – ha spiegato Mandelli – tenere alta l’attenzione sull’epidemia, che non è affatto debellata, dare corso a quanto previsto nel piano nazionale Aids, facendo quindi un vero contrasto alla malattia, inserire nelle scuole l’educazione e la prevenzione e monitorare l’accesso a farmaci anti hiv in tutte le regioni”. Per la lotta all’Aids mancano anche le risorse, ha sottolineato Cimbro. “Il nostro impegno è presentare la mozione il prima possibile, ma dobbiamo anche lavorare nelle commissioni preposte. Dobbiamo tornare a investire sul problema, anche dal punto di vista della formazione, tornando nelle scuole e insegnando ai giovani a prevenire la malattia”.