Dal prossimo 21 novembre e per la prima volta in Italia, «La suonatrice di liuto»,tela ad opera del pittore Jan Vermeer, arriva al museo di Capodimonte di Napoli. L’opera, in prestito dal Metropolitan Museum di New York,dove viene solitamente custodita,rimarrà a Napoli fino al 9 febbraio 2017.
Ad affiancare il capolavoro del pittore olandese, che sarà il focus di un percorso espositivo magistralmente studiato, ci saranno un liuto e una carta geografica simili a quelli raffigurati nel dipinto.Il liuto è quello realizzato da Jean Des Moulins, datato 1644 e conservato al Musée Instrumental di Parigi.La vasta carta geografica dell’Europa che caratterizza l’ambiente del quadro,sarà rappresentata da quella edita postuma da Willem Blaeu e inserita nel suo Theatrum Orbis Terrarum, sive, Atlas Novus del 1644, conservata dalla Società Napoletana di Storia Patria e restaurata per l’occasione.
Il percorso espositivo si completa con altre quattro opere raffiguranti donne suonatrici, provenienti dalla immensa e prestigiosissima collezione museale partenopea.Si tratta dell’«Autoritratto alla spinetta» di Sofonisba Anguissola, e di tre meravigliose «Santa Cecilia»nelle versioni di Bernardo Cavallino, Carlo Sellitto e Francesco Guarino.L’accostamento servirà a guidare gli spettatori attraverso i legami tra l’arte napoletana e quella olandese.
Jan Vermeer realizzò «La suonatrice con il liuto» probabilmente intorno al 1664 ed è considerato quindi un dipinto della sua piena maturità espressiva. La tela rappresenta una giovane donna intenta ad accordare lo strumento, mentre rivolge lo sguardo alla finestra da cui entra una chiara luce diurna che riverbera sul grande orecchino di perla a goccia e sulla collana, sempre di perle, che le cinge il collo. La luce,protagonista della tela, dona alla stessa forti contrasti con le zone d’ombra che scandiscono diversi piani di profondità.Tra le ipotesi più diffuse riguardanti l’opera è che la modella sia proprio la moglie di Vermeer, dal momento che indossa una mantella di seta gialla bordata di pelliccia che in effetti possedette e che compare anche in altre opere del maestro.
L’evento è frutto di uno scambio tra i due musei.In cambio della tela di Vermeer, il Museo di Capodimonte ha infatti ceduto in prestito al museo di New York alcuni disegni della propria pinacoteca.
Il Museo di Capodimonte è aperto tutti i giorni,tranne il mercoledì, dalle 8:30 alle 19:30. .