È ormai più di un mese che la signora Raffaella Tofani rivive, paradossalmente, sempre lo stesso giorno.
Continuano ad arrivarle quelle buste verdi che le impongono di pagare 100€ per ogni volta che ha infranto, con la sua auto, il divieto della Ztl del centro storico passando senza permesso.
Sono un centinaio ormai le multe collezionate dalla signora, per un totale stimato per circa 10 mila euro, una cifra non finita perché le sanzioni a lei arrivate partono da luglio e si fermano alla fine di agosto mentre le infrazioni sono andate avanti fino ai primi di ottobre. Ne mancherebbero ancora una cinquantina che porterebbero quindi il totale a 15 mila euro.
Ma lady multa, com’è già stata ribattezzata, aveva regolarmente pagato gli oneri previsti per circolare. Sembra però che non abbia completato l’iter, saltando proprio il passaggio decisivo, quello cioè dell’inserimento della targa della sua auto nel sistema che divide gli autorizzati dai trasgressori.
La signora Raffaela, convinta di essere in regola, ha violato sistematicamente la Ztl di via Mezzocannone per raggiungere l’alloggio dove vive fino al 7 ottobre scorso quando il postino le ha consegnato un rotolo di avvisi di giacenza lungo quattro metri.
Lady multa si è subito messa in regola, ma le multe continuano ad arrivare, e lei vedova, disoccupata dal 2009 quando ha perso il posto di colf in un istituto religioso, e con tre figli anch’essi disoccupati non può pagare il suo debito e non ha più nulla di proprietà.
“Continuano ad arrivare ma ormai non le apro neanche più, il tavolo della cucina è completamente ricoperto di multe, è da un mese che vivo nell’angoscia più totale e quindi mi appello al sindaco: fermi quest’incubo, posso lavorare per saldare il mio debito”.
La signora è assistita dall’avvocato Matteo Morici che ha annunciato ricorso al giudice di pace: “È un caso del tutto eccezionale, anche per il numero delle multe. Punteremo a mettere in rilievo le inefficienze della Pubblica Amministrazione nelle notifiche. Inoltre la signora ha pagato per circolare nella ztl e di questo si dovrà tenere conto”.
Basterebbe utilizzare solo un pò di buon senso, invece si sta inutilmente agendo per vie legali. “Si è trattato di una dimenticanza in buona fede” afferma la signora Tofani per difendersi. Una dimenticanza, risultata però fatale.