E’ ancora emergenza terremoto nelle zone del centro Italia: la terra continua a tremare e lo fa con frequenza, mantenendo dunque un clima d’allerta e sconforto.
Sono state registrate infatti nuove scosse di terremoto nella notte, con epicentro sempre tra le province di Rieti, Perugia, Macerata e Ascoli Piceno. Nello specifico dalla mezzanotte alle 8, la scossa di maggiore intensità, di magnitudo 3.1, è stata registrata alle 2.14 nel Maceratese. Mentre con epicentro nel Reatino (Accumoli, Cittareale), la scossa di maggiore intensità, di magnitudo 2.8, è stata registrata alle 5.49.
L’emergenza terremoto presenta tante complessità: la paura è stata per molti giorni il sentimento più diffuso nella popolazione; centinaia di persone hanno trovato accoglienza nei centri aperti a Treia, Passo di Treia e Chiesanuova. Alla paura poi si aggiunge il dramma umano di chi ha avuto la casa dichiarata inagibile. E’ vero che non ci sono stati morti, né feriti, ma gli strascichi psicologici sono notevoli.
Come sappiamo inoltre, i terribili effetti dei recenti eventi sismici, oltre che sul patrimonio artistico ed edilizio del nostro territorio, si sono riversati anche su un comparto di particolare importanza per la nostra economia: quello riguardante il settore del turismo.
A tal proposito, Andrea Sfascia, presidente della Sezione Turismo di Confindustria Umbria rileva che “gli effetti di questo terremoto sono da ritenersi, molto probabilmente, ben più gravi di quello del ’97. Ciò sia per la vastità del territorio umbro interessato, sia per l’ampiezza del patrimonio artistico andato completamente distrutto. Veramente un duro colpo per la nostra Umbria. Fortunatamente non vi sono state vittime, ma ciò non ci deve far pensare che l’Umbria non abbia subito un danno gravissimo. In particolare, il comparto del turismo è caduto in una depressione profondissima.”
Prosegue poi dichiarando che : “Se le strutture ricettive presenti in seno al “cratere” hanno subito gravi danni al patrimonio immobiliare, è altrettanto vero che gli alberghi e le altre forme di ricettività al di fuori delle aree più colpite hanno visto completamente azzerarsi la presenza di turisti. Il nostro settore proveniva già da anni di profonda crisi e sembrava dare segni di ripresa proprio quest’anno. Ora stiamo messi peggio di prima”.
Proprio per questo Confindustria Umbria ha già chiesto alla Regione ed al Governo, a sostegno dell’intero comparto turistico umbro, di adottare i provvedimenti necessari per sostenere tale settore di fondamentale rilievo per l’economia umbra.
Inoltre, l’Amministrazione comunale ha voluto fissare per domani, venerdì 11 novembre, un incontro presso con inizio alle ore 21.00 per discutere della autonoma sistemazione.
Il contributo di autonoma sistemazione è una misura destinata alle famiglie e al singolo cittadino la cui abitazione è stata distrutta in tutto o in parte, oppure è stata sgomberata in seguito al terremoto. Possono far richiesta del Contributo i nuclei familiari che abbiamo provveduto autonomamente a trovare un alloggio alternativo, senza carattere di stabilità, gli affittuari di immobili e chi usufruiva di alloggi in strutture pubbliche o private che siano stati sgomberati, in seguito al terremoto, o siano stati distrutti in tutto o in parte dal sisma.
Già a Treia, a distanza di 2 mesi dall’inizio dei gravissimi eventi sismici, il comune ha ricevuto ben 63 richieste per l’autonoma sistemazione.