Sono stati trovati in possesso di cellulari e droga gli otto detenuti con il permesso di lavoro all’esterno del carcere di Carinola a Caserta, ma che in realtà “Facevano tutto meno che lavorare” come ha affermato il segretario regionale del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), Emilio Fattorello.
A seguito di un’operazione della polizia penitenziaria, è stato scoperto che gli otto detenuti sfruttavano il loro permesso di lavoro per recarsi al bar ed incontrare amici e parenti o per andare a giocare nei centri scommesse, tutto questo, invece di andare a lavoro presso gli uffici della Camera di Commercio di Napoli. Praticamente svolgevano una vita da uomini liberi. Sono stati quindi denunciati, gli è stato revocato il beneficio dei permessi per il lavoro e sottoposti a procedimento disciplinare.
A tal proposito il sindacato della polizia penitenziaria ha sottolineato che il controllo di questi detenuti di Carinola non è demandato a loro ma che invece dovrebbe essere così. “Dovrebbero essere i baschi azzurri appartenenti al corpo di Polizia Penitenziaria a tenere sotto controllo l’esecuzione penale esterna. Ma per farlo abbiamo bisogno di risorse finanziarie, materiali e soprattutto umane poiché mancano 8mila agenti che servono! Non si può assolutamente pensare di economizzare o tagliare risorse agli apparati che garantiscono quotidianamente la sicurezza sociale. Ringraziamo comunque l’Unità Cinofile della Polizia Penitenziaria di stanza a Benevento per il prezioso aiuto offertoci.” ha dichiarato il segretario generale del sindacato, Donato Capece.