• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
mercoledì, 28 Maggio, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

L’appello del Rione De Gasperi di Ponticelli alle istituzioni: “Ridate dignità alle nostre vite”

Luciana Esposito di Luciana Esposito
8 Novembre, 2016
in In evidenza, News
0
L’appello del Rione De Gasperi di Ponticelli alle istituzioni: “Ridate dignità alle nostre vite”
Share on FacebookShare on Twitter

WP_20160607_17_26_12_Pro«Non è vero che il Comune resta a guardare. Stiamo lavorando per fare la prima operazione di trasparenza a Napoli. Vogliamo dare le case a chi ne ha diritto»: parlava così, nel corso di un’intervista rilasciata a “Repubblica” nel 1014, l’ex assessore al Patrimonio del comune di Napoli, Sandro Fucito.

ADVERTISEMENT

Promesse e rassicurazioni utili a scongiurare un pericolo che tuttora incombe sugli appartamenti ancora da assegnare in via De Meis, a Ponticelli, in quello che viene definito “il nuovo Rione De Gasperi”: il rischio occupazione. Un pericolo reale, palesemente professato dalla popolazione in attesa di un’abitazione, galvanizzato ed esasperato dal tangibile degrado e dall’elevato tasso di invivibilità che regna tra i relitti dei palazzi semiabitati del “vecchio” Rione De Gasperi.

Strade sfaldate e piene di buche, palazzi decrepiti e decadenti, nei quali si alternano case murate e case ancora abitate, con tutti gli ulteriori disagi che anche questo comporta.

Tra le case vecchie e quelle nuove, intercorre solo una strada, via Angelo Camillo De Meis, eppure, passeggiando tra le rovine del Rione De Gasperi, sembra di entrare in un altro mondo che non può definirsi un ghetto, ma una fogna a cielo aperto, se non fosse anche solo per il fatto che la “sopravvivenza” nel rione si è tramutata in “convivenza forzata” con i topi.

La presenza dei ratti nelle case è esplosa non appena gli appartamenti sfitti sono stati tumulati. Un fenomeno che ha dapprima coinvolto i palazzi semiabitati, per poi estendersi anche agli edifici completamente abitati, come l’isolato 10. Un edificio, quest’ultimo, – come abbiamo più volte denunciato – che sta sprofondando gradualmente: il fenomeno è talmente evidente da essere facilmente rilevabile a vista; mentre fughe di gas e scoppi di tubature dell’acqua sono all’ordine del giorno. Qui il degrado e lo stato di abbandono degli edifici si traduce in crepe profonde, distacco improvviso di calcinacci dai balconi e dai soffitti.

WP_20160602_18_35_58_Pro

Tutta da chiarire, inoltre, anche la questione relativa alla massiccia presenza di amianto nello stesso plesso 10.

Adesso, a gettare nello sconforto e nella disperazione più totale le famiglie costretti a vivere in quell’infermo terrestre, sopraggiungono anche i topi. Trappole e rattoppi ovunque, pur di evitare una visita indesiderata dei roditori. Ma proprio in questi giorni, in diverse circostanze si sono registrati attimi di tensione. Donne sole che si ritrovano i topi in casa e non sanno fare altro che urlare terrorizzate, sperando che qualche anima buona giunga in loro soccorso per intavolare una lotta con l’ospite sgradito. Un’apprensione che sale alle stelle, in vista dell’imminente parto di alcune giovani ragazze. In quelle case, tra calcinacci e roditori, dovranno viverci anche dei neonati.

Come se non bastasse, i residenti in zona denunciano la continua incursione di rom e ladruncoli che distruggono le mura per introdursi negli appartamenti tumulati per saccheggiarli.

WP_20160602_18_36_18_Pro

Uno degli aspetti più paradossali della questione, sta nel fatto che appartamenti di 120 mq sono stati assegnati ad una sola persona, mentre tante, troppe famiglie numerose sono state lasciate a battagliare il degrado in un tugurio di 50 mq.

In merito a questo aspetto, l’ex assessore Fucito spiegò che proprio per attenersi ai parametri della legalità e della trasparenza, se quella singola persona era tra le aventi diritto e quelli gli unici appartamenti disponibili, non poteva essere attuata procedura diversa. “Gli alloggi che rientrano in questa casistica – precisò l’assessore – convergeranno nei piani di mobilità futura per provvedere all’adattamento di una condizione più ragionevole”.

Quale futuro attende le famiglie che “sopravvivono” nel Rione De Gasperi?

“Così come si legge nella delibera, – spiegò l’assessore Fucito nel corso di un’intervista rilasciataci lo scorso giugno – istruttorie e censimenti eseguiti per la consegna dei nuovi alloggi prevedono che rimarranno occupati da circa 70 famiglie residenti senza titolo negli edifici da demolire. Allo stato attuale, sono in condizioni manutentive migliori, gli isolati 17 e 18, mentre è stato richiesto un ulteriore sopralluogo al fine di verificare le condizioni degli edifici 8, 9 e 11.”

L’assessore Fucito precisò che gli alloggi che resteranno occupati, così come gli interi edifici, andranno incontro ad una serie di interventi di manutenzione, così come è avvenuto nell’isolato 1 e “come previsto dalla delibera, gli edifici non destinati all’abbattimento, rientrano in quelli contemplati in un patto collaborativo che prevede da parte del comune interventi di messa a norma degli impianti elettrici e ripristino servizi igienici, fino a un totale di 5.000 euro di spesa media a famiglia.”

Spetterà a chi ha ereditato la poltrona dell’ex assessore al Patrimonio e le responsabilità annesse, fare luce sul futuro del Rione De Gasperi. Intanto, i residenti dell’Isolato 10, a nome degli abitanti dell’intero Rione, lanciano un appello alle istituzioni:

“Caro sindaco,

Forse non le è stata data notizia della condizione in cui vivono i residenti nel Rione De Gasperi o forse dopo l’assegnazione delle prime case avete dimenticato che ci sono ancora tante famiglie che “vivono” ancora qua.

In seguito ai terremoti che hanno colpito i paesi dell’Italia Centrale, noi abitanti del Rione De Gasperi rivendichiamo il nostro diritto alla vita. Per settimane abbiamo dormito con le tute, pronti a saltare dal letto al minimo rumore. I vigili del fuoco che ormai sono una presenza fissa nel rione e nel nostro edificio, ci hanno più volte raccomandato non sostare sui ballatoi, in quanto “poco sicuri”.

WP_20160602_18_38_54_Pro

E che ne sarà di noi, in caso di terremoto?

I vigili del fuoco ci hanno “rassicurato”: hanno detto che non serve scappare, già ci troveremo in strada, perché l’edificio sprofonderà, cosa che già sta accadendo, come si può facilmente notare osservando le fondamenta del palazzo. Stiamo crescendo i nostri bambini e le nostre figlie incinte tra le trappole dei topi e i pezzi di intonaco e calcinacci che si staccano dalle pareti di continuo. Il Rione non è illuminato e non ha niente da offrire ai nostri figli. Quando cala il sole, tra le finestre murate e il degrado che si respira ovunque, il nostro sconforto arriva alle stelle.

Chiediamo solo chiarezza sul nostro futuro, è un nostro diritto sapere a quale destino andremo incontro. Ci era stato assicurato che sarebbero state costruite delle nuove case in via Carlo Miranda non appena sarebbero stati reperiti nuovi fondi, la firma del patto con Renzi assicura dei fondi da investire che devono essere utilizzati per sistemare soprattutto noi.

Non pensiamo che a Ponticelli esista una situazione che meriti la precedenza rispetto alla vita di centinaia di persone costrette a vivere in una condizione disumana. Si parla di messa in sicurezza degli edifici e delle scuole napoletane nel rispetto delle norme antisismiche, cosa dobbiamo aspettarci per questi palazzoni malandati: provvederete a metterli in sicurezza o non sarebbe meglio demolire quest’inferno e trasferirci in case più meritevoli di questa definizione?

WP_20160607_17_26_20_Pro

Non chiediamo altro che venga restituita dignità alle nostre vite e che sia fatta chiarezza sul destino di questo Rione.

Invitiamo il sindaco e i suoi assessori a venirci a fare visita quanto prima, affinché possiate toccare con le vostre mani e vedere con i vostri occhi come si “vive” nel Rione De Gasperi.”

Tags: . napolialloggi comunaliComune di Napolidegradodignitàperiferiaponticellipovertàrione de gasperiterremoto centro italiatopivia angelo camillo de meis
ADVERTISEMENT
Prec.

Robbie Williams annuncia un nuovo tour di stadi per il 2017

Succ.

Il Centro Commerciale Auchan Napoli vi aspetta ai laboratori di Peppa Pig

Può interessarti

Afragola, ore d’ansia per Martina: 14enne scomparsa nel nulla, ricerche in corso
Cronaca

Afragola, ore d’ansia per Martina: 14enne scomparsa nel nulla, ricerche in corso

27 Maggio, 2025
Ponticelli, è il fratello di un fedelissimo di Bossis il 14enne pestato dai De Micco nei pressi della villa comunale
Cronaca

Ponticelli, la rabbia dei cittadini: “qui non si vive, ma si sopravvive”

27 Maggio, 2025
Spari a Caivano, ma anche a Ponticelli. A Napoli non esiste solo il Parco Verde
In evidenza

Caivano sotto i riflettori, ma le periferie di Napoli restano nel dimenticatoio: il caso di Ponticelli

27 Maggio, 2025
In evidenza

Caivano, al via il bando per la riqualificazione delle case popolari del Parco Verde

27 Maggio, 2025
Papa Leone accoglie il Napoli campione d’Italia: un incontro all’insegna di fede, sport e valori condivisi
In evidenza

Papa Leone accoglie il Napoli campione d’Italia: un incontro all’insegna di fede, sport e valori condivisi

27 Maggio, 2025
Tra bombe, agguati e assoluzioni: la guerra silenziosa che divora Ponticelli
Cronaca

Tra bombe, agguati e assoluzioni: la guerra silenziosa che divora Ponticelli

26 Maggio, 2025
Succ.
Il Centro Commerciale Auchan Napoli vi aspetta ai laboratori di Peppa Pig

Il Centro Commerciale Auchan Napoli vi aspetta ai laboratori di Peppa Pig

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Quarto scudetto azzurro: installazione artistica permanente al Centro Direzionale

di Redazione Napolitan
27 Maggio, 2025
0

La SSC Napoli ha scritto pagine indimenticabili di storia e l'azienda Guerri, di Alfredo Guerri, ha reso omaggio agli eroi azzurri...

28 maggio 1961 – Nasce Amnesty International: una voce globale per i diritti umani

28 maggio 1961 – Nasce Amnesty International: una voce globale per i diritti umani

di Redazione Napolitan
27 Maggio, 2025
0

Il 28 maggio 1961, l'avvocato britannico Peter Benenson pubblicò un articolo sul The Observer dal titolo "The Forgotten Prisoners" ("I...

28 maggio: Giornata Mondiale del Gioco

28 maggio: Giornata Mondiale del Gioco

di Redazione Napolitan
27 Maggio, 2025
0

La Giornata Mondiale del Gioco, celebrata ogni anno il 28 maggio, è stata istituita nel 1997 dall'International Toy Library Association...

Afragola, ore d’ansia per Martina: 14enne scomparsa nel nulla, ricerche in corso

Afragola, ore d’ansia per Martina: 14enne scomparsa nel nulla, ricerche in corso

di Redazione Napolitan
27 Maggio, 2025
0

È ancora senza esito la ricerca di Martina Carbonaro, la 14enne scomparsa nella serata di lunedì 26 maggio ad Afragola,...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?