Ragusa – Non ce l’ha fatta Stefano Bombardamento, il ragazzo modicano di 16 anni, caduto nel lucernario di una scuola il 9 marzo del 2013.
Il ragazzino era precipitato sul lucernaio della scuola elementare «Raffaele Poidomani» di Via Emanuele Sulsenti a Modica (Ragusa) per recuperare il pallone con cui stava giocando con gli amici, finito sul tetto dell’istituto in costruzione: era il 9 marzo del 2013 e per Stefano Bombardamento, che allora aveva solo 13 anni, oggi 17enne, è cominciato il lungo calvario tra ospedali e strutture specializzate.
Così dopo 3 anni e 8 mesi, di agonia, speranza e sofferenza, il suo cuore ha cessato di battere. Ricordiamo che Stefano ha trascorso una degenza di due anni in una struttura specializzata di Rimini, per poi trasferirsi nella sua abitazione nel ragusano, a Modica, a Luglio dello scorso anno. Da allora Stefano è stato a casa con i suoi genitori e i familiari che lo hanno seguito da vicino.
I genitori avevano attrezzato l’abitazione proprio per facilitare i movimenti del giovane e favorire le visite degli amici. Ma la speranza di un recupero si è alternata alla disperazione dovuta al peggioramento repentino delle sue condizioni di salute, sino al tragico e irreparabile epilogo.
I funerali si terranno lunedì 7 Novembre alle 11 nella basilica santuario della Madonna delle Grazie, e la famiglia, dopo il lungo calvario, esorta quanti intendono rivolgere l´ultimo saluto a Stefano a partecipare perché il calore umano, in casi del genere, attutisce in parte il dolore di una perdita incolmabile.