Alla vigilia dell’attesissimo match tra Napoli e Roma, in programma sabato 15 ottobre alle ore 15 allo stadio San Paolo, “il tempio” del calcio di Fuorigrotta, il clima è caldo soprattutto sul fronte tifoserie.
La trasferta vietata ai tifosi giallorossi è una sconfitta per il calcio, ma per introdurre le premesse utili a ripristinare la pace tra due tifoserie tra le quali scorre odio e perfino sangue, la strada sembra davvero ancora troppo lunga.
Gli abbracci e il fair play esibito in campo dalle rispettive bandiere, Totti e Maradona, appena qualche sera fa è valso a stemperare i toni, ma non basta.
Innumerevoli gli appelli lanciati anche da Antonella Leardi, la madre di Ciro Esposito, il giovane tifoso che ha pagato con la vita l’odio cieco e becero che intercorre tra due tifoserie che, un tempo, quando il calcio aveva tutt’altro valore, erano perfino gemellate.
In effetti, molteplici sono i punti di contatto tra le due tifoserie che soprattutto nel forte e sentito fervore con il quale vivono e seguono le sorti delle loro squadre, trovano l’analogia più folcloristica.
Due tifoserie unite e divise dalla stessa passione: uno dei paradossi più clamorosi partoriti dal calcio e insorti in relazioni all’amore per uno sport.
Gli ultras non vogliono sentire ragioni e non accettano compromessi: si giurano eterno odio e non sono disposti a negoziare le loro posizioni.
Mentre, la maggior parte dei tifosi di ambedue le compagini stanno gettando le basi per creare qualcosa di nuovo e che nel calcio moderno non si è mai visto.
Un gemellaggio nato sui social, ma che verrà materialmente riprodotto poco prima della partita di domani.
Gli oltre 6mila tifosi che hanno aderito attraverso il web ed i social network all’iniziativa “Gemellaggio Napoli-Roma” si raduneranno all’esterno del San Paolo, intorno alle 12, davanti all’ingresso del settore Distinti, e capitanati da uno striscione, intoneranno cori a favore del gemellaggio
“Le Olimpiadi per la Pace – viene così definita l’iniziativa – Siamo stanchi di essere condotti per mano sui binari dell’odio. Siamo stanchi di sentirci dire, a mo’ di lavaggio del cervello, che è impossibile ricucire gli strappi. Siamo stanchi di seguire il Derby del Sole allo stadio senza poter esultare, evirando le nostre emozioni per timore di essere scoperti e puniti. Siamo stanchi di sentire quel grigio sottofondo di cori beceri e di vedere le ignobili scenografie di striscioni deplorevoli. Siamo stanchi delle maschere di prepotenza che rovinano il rapporto tra Napoli e Roma. Combattiamo l’odio, sterminiamolo con la pace.
Un’unione di intenti che personifica il primo e concreto passo volto far risplendere “il sole” su uno dei derby più affascinanti e sentiti della storia del calcio italiano.