Dal 3 al 10 Ottobre saranno annunciati i vincitori dei premi Nobel 2016: tale riconoscimento viene assegnato ogni anno a persone o organizzazioni di tutto il mondo che si sono distinte per il loro lavoro nei campi della medicina, della chimica, della fisica, della letteratura e dell’economia.
Il premio Nobel per la medicina è stato assegnato allo scienziato giapponese Yoshinori Ohsumi “per le sue scoperte sui meccanismi dell’autofagia”, attraverso i quali le cellule riciclano le sostanze di scarto. Quello per la fisica è stato assegnato a David Thouless, Duncan Haldane e Michael Kosterlitz. I tre studiosi britannici lavorano nel campo delle fasi topologiche della materia condensata, e le loro scoperte hanno spianato la strada per la progettazione di nuovi materiali.
ll premio Nobel per la chimica è stato assegnato a Jean-Pierre Sauvage (dell’università di Strasburgo, Francia), Sir J. Fraser Stoddart (della Northwestern University di Evanston, Stati Uniti) e Bernard L. Feringa (dell’università di Groningen, Paesi Bassi). Il riconoscimento è stato conferito per “aver progettato e prodotto le macchine molecolari” in grado di effettuare dei compiti attraverso un input di energia.
Mentre «Per i suoi sforzi risoluti per portare al termine una lunga guerra civile del paese che dura da più di cinquant’anni» è stato assegnato il Premio Nobel per la pace 2016 a Juan Manuel Santos, presidente della Colombia dal 7 agosto 2010.
Santos: Sessantacinque anni, membro del Partito liberale colombiano, è stato ministro per il Commercio Estero, delle Finanze e della Difesa. Nel 2005 è stato tra i fondatori del Partito della U, guidato dal suo predecessore Alvaro Uribe ed è rimasto a capo di questa organizzazione fino al luglio del 2006, quando è stato nominato ministro della Difesa.
Ha governato, dal 2006 al 2009, con il pugno di ferro, infliggendo probabilmente il colpo più duro alle Farc con l’Operazione Felix in cui viene ucciso il capo militare dell’organizzazione Raul Reyes. Nel momento in cui ha fatto il suo ingresso al palazzo presidenziale, nel 2010, la guerriglia colombiana era già da tempo il suo nemico numero uno.
Il premio Nobel altro non è che un riconoscimento al coraggio, alla costanza e alla determinazione, tutte qualità ampiamente dimostrate da Santos durante la sua carriera politica: “Ringrazio infinitamente con tutto il cuore per questo prestigioso riconoscimento – ha commentato Santos – non sono io a ricevere questo premio, ma è tutto il popolo colombiano, in particolare lo dedico alle milioni di vittime del conflitto per cui abbiamo sofferto per oltre 50 anni“.