E’ stata arrestata nella tarda serata si ieri una ragazza di 22 anni: Federica Manica, questo il suo nome. La giovane donna è accusata di aver ucciso, nel primo pomeriggio di giovedì, la mamma, Giovanna Salerno, 48 anni, soffocandola.
Un dramma familiare avvenuto a Crotone, all’interno dell’abitazione delle due, nel quartiere “Poggio Pudano”, alla periferia sud della città. La giovane è stata fermata dai carabinieri, allertati dal marito della vittima cui la giovane, al rientro dell’uomo a casa, ha confessato l’omicidio.
Sulla base dei primi accertamenti sembrerebbe che la donna sia stata strangolata con una busta di plastica dalla figlia. I carabinieri, infatti, hanno trovato il corpo senza vita della donna riverso sul letto della camera matrimoniale, con accanto un sacchetto di plastica. Tuttavia al momento restano ancora oscure le motivazioni del terribile gesto che potrebbero aver avuto origine da una situazione di grave disagio vissuta nel nucleo familiare.
Sul corpo della vittima non sarebbero state trovate tracce di violenza, segno che la donna non avrebbe opposto alcuna resistenza alla figlia. Il quadro investigativo che si delinea, dunque, nonostante sia ancora incerto, è quello secondo cui Federica Manica, figlia unica, diplomata ed in cerca di prima occupazione, potrebbe avere ucciso la madre, affetta da un male incurabile, per porre fine alle sofferenze della donna.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Crotone con il comandante Claudio Martino, coordinati direttamente dal comandante provinciale, Salvatore Gagliano.
I carabinieri che stanno conducendo le indagini, hanno effettuato il sopralluogo nella casa in cui è avvenuto l’omicidio ed hanno poi condotto la giovane in caserma per l’interrogatorio da parte del pm, Luisiana Di Vittorio. La ragazza, in evidente stato di choc ed in preda ad una forte agitazione, non avrebbe fornito una spiegazione chiara in merito al movente dell’omicidio, pronunciando frasi sconnesse.
Proprio a causa delle sue condizioni di salute, il magistrato ne ha disposto, almeno temporaneamente, il ricovero nel reparto di psichiatria, in attesa di poter disporre di un quadro più chiaro sul movente e le modalità dell’omicidio.