All’indomani dell’esordio casalingo lontano dal Collana per il Napoli Calcio Femminile Carpisa Yamamay, a tenere banco è ancora e sempre la questione stadio.
La società ha diramato un comunicato stampa per rendere nota l’attuale situazione.
“Il Comune di Napoli ha ricevuto una nostra relazione lo scorso novembre – spiega il dg del Napoli Calcio Femminile, Italo Palmieri -, nella quale sono state indicate le spese sostenute fino a quel momento da noi e che hanno permesso anche a tante altre società di usufruire del campo di gioco e di aree dello stadio interdette fino a quel momento. Tra l’altro, non abbiamo mai chiesto di scalare queste cifre dal canone dovuto al Comune, come avviene spesso in altre strutture. In quel canone non sono comprese le partite ufficiali, per le quali si paga una quota a parte, e quindi sarà facile risalire al numero minimo di partite giocate al Collana nelle ultime due stagioni, proprio per le condizioni del campo di gioco, delle quali diverse volte ci siamo lamentati con gli uffici comunali. Inoltre, con quello che abbiamo speso non sarebbe possibile gestire per un anno un campo di serie A, sul quale si gioca una volta ogni quindici giorni, figuriamoci in quattro anni uno utilizzato ogni giorno per ore da società di atletica leggera, calcio, football e rugby”.