Ancora una volta dobbiamo raccontare di una scuola degli orrori, questa volta sita nel palermitano, dove invece che imparare e giocare con gli altri bambini, i piccoli alunni erano costretti a subire i soprusi e le cattiverie delle proprie maestre. Le maestre, quelle figure con cui bisognerebbe stabilire un rapporto di fiducia quasi filiale, quelle che dovrebbero essere i pilastri di uno dei primi rapporti dei bambini con la società senza i genitori, eppure questo rapporto viene spesso infranto proprio dai comportamenti e dai gesti di queste figure, che anziché rappresentare un punto fermo nelle prime esperienza tra casa e società, si manifestano come incubi tremendi agli occhi dei bambini.
Ad essere state colte sul misfatto, sono state tre maestre di una scuola elementare di Partinico (provincia di Palermo), incastrate dalle riprese e dalle registrazioni ambientali effettuate dalle Forze dell’Ordine.
Le indagini sono partite dopo la segnalazione di alcuni genitori che avevano iniziato a notare nei bambini segni di atteggiamenti, come il nervosismo e il rifiuto categorico ad entrare in classe, che lasciavano intuire che qualcosa non stava andando bene a scuola. La preoccupazione di questi genitori non si è purtroppo rivelata infondata: dalle registrazioni sono infatti emerse verità terribili.
Le maestre ricorrevano frequentemente a schiaffi, insulti, calci e pizzicotti con gli alunni, anche nei confronti di un bambino disabile. Così queste donne cercavano di educare i bambini, fino a quando non è intervenuta la Guardia di Finanza a porre fine a queste violenze perpetuate tra i banchi dell’aula.
Non ci sono parole che possano giustificare in qualche modo l’operato di queste donne, né che possano spiegare come sia possibile riuscire a mettere in atto questa serie di soprusi nei confronti dei più innocenti e deboli.