La morte di Tiziana Cantone ha scosso e non poco l’opinione pubblica.
La giovane napoletana si è tolta la vita in seguito alla diffusione in rete di alcuni suoi video hard. Sei filmini che la ritraevano mentre era intenta ad intrattenere rapporti sessuali anche con più partner contemporaneamente. Era stata la stessa Tiziana ad inviare quei video a quattro persone di cui si fidava e che, a loro volta, lo hanno reso pubblico. Prima il passaparola su whatsapp, poi, i video sono stati gettati in pasto al web.
Un linciaggio pubblico e virtuale che ha devastato la vita della trentenne, fino ad indurla al suicidio.
A poche settimane di distanza dal tragico accaduto, nel puteolano, un’adolescente si ritrova a vivere lo stesso dramma.
Non va a scuola da tre giorni la ragazza protagonista del video hard diventato virale nel giro di pochi giorni su whatsapp.
La Polizia di Pozzuoli sta indagando sulla vicenda che vede protagonista anche un altro giovane. Al momento sembra che la famiglia abbia presentato denuncia. Anche se, in verità, si procede d’ufficio, a causa del clamore che la vicenda ha destato, non solo tra le mura del comune partenopeo, ma soprattutto tra il popolo del web, soprattutto in virtù dell’accanimento che i cyberbulli hanno manifestato nei riguardi della giovane, rivolgendogli messaggi altamente offensivi e pregni di insulti e frasi denigratorie.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia che ha attivato i servizi sociali per assistere e difendere la ragazza dalla violenza mediatica della quale è vittima da giorni e che la sta spingendo ad assentarsi dalle lezioni scolastiche.