Ritorna la Fiera del Disco e della Musica più grande del Sud Italia e questa volta rivolge il suo sguardo a Sanremo, città della musica.
A Napoli con DiscoDays Francesco Di Bella e Peppe Barra.
Il futuro e la storia della canzone napoletana il 9 ottobre al Palapartenope, con loro premiati anche Blindur e The Cryptic Monkeys.
La Fiera del disco e della musica annuncia altri graditi ospiti: il Cardillo della nuova canzone partenopea e il Maestro che nell’ultimo mezzo secolo ha contribuito a fare la storia di una tradizione centenaria, ma anche la giovane promessa del pop rock napoletano i Blindur.Saranno due facce della stessa medaglia a rende la diciassettesima edizione del DiscoDays indimenticabile.Francesco Di Bella, ex frontman dei 24 Grana, il 30 settembre pubblicherà il suo primo album solista dal titolo “Nuova Gianturco” (La Canzonetta record) e per l’occasione presenterà in anteprima – dalle ore 19 – la Versione in Vinile del suo lavoro oltre ad incontrare stampa e fans per un firma copie.
Pur attingendo alla fantastica tradizione della canzone partenopea, da cui proviene la ricca inventiva melodica, Francesco Di Bella offre contenuti musicali contemporanei di elevata qualità che si inseriscono nel filone della miglior produzione cantautorale italiana dell’ultimo decennio.
A Peppe Barra invece verrà assegnato il Premio DiscoDays per l’ultima fatica discografica dal titolo “E Cammina, Cammina”, prodotto dalla Marocco Music e distribuito da iCompany.L’album è un concentrato di brani classici e dimostra che non esistono confini tra le varie contaminazioni culturali. I riferimenti artistici di questo suo lavoro sono molteplici e vedono le radici negli autori del passato come Raffaele Viviani (o Malamente), Salvatore di Giacomo (Munastero), Pisano-Rendine (La Pansè) per arrivare all’omaggio a Eduardo De Filippo (Uocchie c’arraggiunate) fino alla reinterpretazione dei brani di autori contemporanei come in “Vasame” di Enzo Gragnianiello e “Cammina, cammina” di Pino Daniele preceduta dal testo recitato “Non dormire”, tratto dall’autore mistico persiano sufi Jalal al-Din al-Rumi (1207-1273). La creatività artistica del cantante e attore napoletano trova il picco più alto nei testi recitati di “Tiempo” che precede la canzone “Sona Rilorgio”. L’amore e il viaggio sono infatti i temi costanti dell’intera opera, che mescola assieme canzoni vecchie e nuove in un crescendo di emozioni e di musica che l’istrionico Peppe Barra ha sempre saputo donare ai suoi attenti ascoltatori, assieme ai suoi preparatissimi musicisti che lo accompagnano da tanti anni ormai, in questo eterno cammino di musica e poesia.
“Premio DiscoDays Giovani” ai Blindur, il duo di Napoli è capeggiato da Massimo De Vita folk-singer maturo, polistrumentista e apprezzato producer (Le Strisce e La Maschera tra gli altri). Al suo fianco Michelangelo Bencivenga che suona banjo, glockenspiel e chitarre elettriche. I Blindur sono la promessa del pop rock napoletano, una delle poche band che siamo sicuri riuscirà ad imporsi su scala nazionale. Nell’ultimo anno hanno suonato in giro per l’intera penisola, oltre 80 concerti, tre tour europei e vinto prestigiosi premi come il Buscaglione, Premio Pierangelo Bertoli, Premio Fabrizio De Andrè e Premio Tempesta (Sotto il Cielo di Fred).Collaborano con Birgir Birgisson, sound engineer e producer degli islandesi Sigur Ros, ed hanno suonato con il folk singer canadese Barzin, con i Tre Allegri ragazzi Morti, Dellera degli Afterhours, Dimartino, Giorgio Canali e Rossofuoco, Cristiano Godano (Marlene Kuntz), Il disordine delle cose, Iosonouncane e Dente.DiscoDays è felicissima di assegnare il Premio Giovani in quanto crede che i Blindur rappresentino il futuro nazionale della nuova scena musicale campana.
Il primo grande annuncio targato DiscoDays 2016 riguarda una seconda edizione che la società di produzione della fiera ha voluto fortemente scegliendo il Palafiori di Sanremo come nuova location.Quindi la XVII edizione si sdoppierà e vivrà due momenti intensi: prima Napoli e poi Sanremo.Nelle prossime settimane la la direzione del DiscoDays fornirà tutti i dettagli organizzativi per l’edizione Sanremese: come partecipare, iniziative, premi, showcase, mercato del vinile.A breve invece ci sarà l’edizione napoletana di DiscoDays e come annunciato Domenica 9 Ottobre dalle ore 10 inizierà una giornata intensa piena di musica da ascoltare, scambiare, divulgare, maneggiare. Oltre i 50 standisti che proporranno al numeroso pubblico campano introvabili Vinili, rarità ed edizioni speciali faranno da corollario altri momenti molto interessanti, ecco i primi tre:Premio DiscoDays a Peppe Barra.
Un artista straordinario che da più di quarant’anni racconta la sua città incarnandola con maestria attraverso la musica e il teatro, sempre in continua oscillazione tra tradizione e innovazione. Attraverso le “possessioni” mimico-gestuali della sua maschera e le qualità formidabili della sua voce, Peppe Barra è riuscito ad unire la tradizione colta con quella popolare e costituisce un esempio unico di memoria tra il barocco napoletano del cinque-seicento e la sua evoluzione moderna, sino alla contemporaneità della world music.
In occasione dei venti anni di “Anime salve”, ultimo album e capolavoro di Fabrizio De André, si terrà la mostra “Bocca di Rosa e altre storie…!” l’esposizione, a cura di Miki Inverno, è nata con l’intento di divulgare l’opera di Fabrizio De Andre e ricordarne l’immenso valore artistico, poetico e culturale del Cantautore genovese.Per la prima volta a Napoli, la mostra è costituita dall’intera discografia, bibliografia e altro materiale interessante (stampe, riviste, foto esclusive, poster) del cantautore che ha tracciato un percorso seguito soprattutto dalle nuove generazioni.
L’esposizione rappresenta l’esito di una duplice passione per il Vinile e l’opera completa dell’artista, entrambi, e in modo diverso, testimoni di un’epoca storica, di un periodo culturale che ha caratterizzato la seconda parte del secolo appena concluso. Il vinile, in quanto strumento privilegiato di divulgazione musicale, per le sue peculiari caratteristiche, ha saputo unire il piacere dell’ascolto a quello delle visioni delle immagini impresse sulle copertine in un’esperienza multi-sensoriale unica. E il vinile è lo strumento attraverso il quale molti hanno conosciuto De Andrè. In formato 45 giri o LP sono incise la quasi totalità delle sue opere, collezionate con innegabile passione attraverso decenni ed esposte in una mostra che le vuole rendere leggibili e fruibili ad un ampio pubblico.
Il terzo annuncio riguarda la partnership con Facenight.it per “Gli Oscar della Notte”.DiscoDays ospiterà l’iniziativa curata da Tommy Totaro che da anni valorizza il night-clubbing partenopeo esaltando le professionalità che lavorano in questo circuito sempre florido artisticamente ed economicamente. Domenica 9 ottobre ospiteremo i vincitori del premio Dj Old School degli ultimi anni, per una selezione musicale ad esclusivo contenuto Vinilico. In programma una special performance ad opera di tutti i vincitori della categoria “Dj Old School” delle ultime edizioni del premio Facenight, compreso il vincitore 2016. I djs saranno Tony Maione (2013), Jg. Bros (2014), Marco Corvino & Roberto Biccari (2015).
DiscoDays sono i giorni dedicati alla passione per la musica e per il vinile.DiscoDays è un progetto culturale realizzato due volte l’anno per la conservazione ela diffusione della cultura della musica e per la promozione del suo ascolto.Perchè, oggi, una Fiera del Vinile?
Da gennaio 2016 la classifica di vendite dei vinili si aggiunge ufficialmente alla Top Of The Music della Federazione Industria Musicale Italian / GfK Italia. Dal 2007 l’inarrestabile ritorno del vinile sul mercato discografico fa riflettere l’intero circuito musicale.
Se la musica, e la sua diffusione, si è smaterializzata che senso ha parlare (quindi investire economicamente) ancora di vinile? Quale la percezione degli acquirenti? E quella degli addetti ai lavori?
In un mercato italiano, che possiamo considerare di nicchia; è appena il 4% il flusso delle vendite (e comprendono oltre ai supporti fisici anche quelli del digital download) ma nel 2015 un +74% delle vendite mette quantomeno di buon umore gli investitori che aspirano al raggiungimento del 10% del mercato che porterebbe al business discografico una gran bella iniezione di fiducia. Questo è quello che si è registrato nell’ultimo anno solo in Italia mentre il mercato estero, specialmente quello Statunitense, è particolarmente florido soprattutto se consideriamo che le percentuali di vendite non vengono sommate ai dati relativi alla distribuzione liquida.Secondo la Nielsen durante l’ultimo anno si sono venduti ben 12 milioni di album e quasi tutti di stampo rock che resta l’assoluto dominatore di tutte le vendite di LP favorendo, in certi casi garantendo, la sopravvivenza ai piccoli negozi di dischi. Infine è rilevante il dato, purtroppo non contabilizzata, delle vendite di dischi attraverso le fiere. Basti pensare che al momento in Italia si svolgono circa 70 fiere del Disco all’anno ed è ragionevole pensare che i numeri di Vinili venduti al loro interno sono di gran lunga maggiori rispetto al numero di Vinili venduti nei negozi. DiscoDays rivede il format ‘mostra mercato’ evidenziando il concetto, nonchè il processo, culturale che appartiene al mondo del Vinile, fatto di appassionati ‘veri’, ascoltatori raffinati e fans della prima ora pronti ad investire le economie per un bene che a tutti gli effetti possiamo considerare di lusso.
La conservazione e la diffusione della cultura della musica, e per la promozione del suo ascolto, ha molteplici contenuti artistici e culturali: mostre fotografiche, mostre di cover album, rarità discografiche, dj set con i giradischi e incontri con gli artisti fanno da sfondo a momenti di crescita come dibattiti, presentazioni di libri, premiazioni e showcase live.L’obiettivo di queste iniziative – non più collaterali – fanno avvicinare un pubblico più giovane, o in generale più ampio, che viene incentivato – vedi la facilitazione per i minori con l’ingresso gratuito alla fiera – mentre stimola gli over 50 a riappropriarsi dei sani principi per un ascolto passionale e una migliore fruizione della musica. Tra gli obiettivi c’è anche l’interesse per l’oggetto raro, la diffusione del collezionismo dando così un valore maggiore al “prodotto disco”.
Cosa c’è di più intenso di appoggiare la puntina sul disco appena spacchettato, sentirne il profumo alcolico della stampa, pulire il vinile con cura e farsi introdurre dal fruscio del vinile e dall’ondulare senza tempo? E’ vero! Lo streaming è comodo, ma il 33 giri è viscerale.