Il tema dell’integrazione è sempre attuale, in particolare nelle città che registrano una sensibile presenza di extracomunitari.
A Napoli, l’associazione nazionale «3 Febbraio» e il direttore del museo archeologico Paolo Giulierini hanno invece deciso di regalare ai richiedenti asilo e, più in generale, a tutti coloro che non sono cittadini italiani, per l’intera giornata di oggi, l’occasione di una visita guidata di due ore lungo i corridoi del secentesco Palazzo degli Studi dove si trova recita il sito istituzionale, il più ricco e pregevole patrimonio di opere d’arte e manufatti di interesse archeologico in Italia. Circa tremila oggetti dall’età preistorica alla tarda antichità. Mediamente, un tour con la guida turistica del genere sfiora i 130 euro.
Immigrati e rifugiati potranno ammirare la splendida collezione «Farnese» e la sezione pompeiana seguendo uno specifico percorso che ha come titolo «Le radici dell’Europa nella storia dei popoli del mondo». È probabile, anzi quasi certo che l’iniziativa odierna non resterà isolata perché il «Mann» è stato tra i primi Musei in Italia ad aderire ai progetti di inclusione culturale. Altri appuntamenti arriveranno a breve.
Sempre a Napoli, a poca distanza, l’Università «Orientale» allo stesso modo ha attivato corsi di laurea a costo zero per immigrati che non hanno la possibilità di mantenersi agli studi. Li frequentano per lo più africani (cittadini del Gambia o della Nigeria) in attesa del visto.