Al via stasera, 23 settembre, al Pan di Napoli, in via dei Mille, la mostra “ri-Scatti” dedicata a Giancarlo Siani.
Nel giorno in cui si commemora il 32esimo anniversario della morte del giornalista ucciso dalla camorra, il Pan inaugura la mostra che espone foto inedite che riprendono Giancarlo nella sua duplice dimensione, umana e professionale.
Preziosi scatti inediti, della vita privata di Giancarlo, sono accompagnati da altre foto pubbliche che lo ritraggono impegnato a fare il giornalista, a bordo della sua Mehari. Per la prima volta è consentito al grande pubblico di ammirare alcuni momenti più toccanti ed intimi del giovane Giancarlo, in famiglia, tra i suoi cari, con gli amici del Liceo, con i suoi amori, le sue passioni, i suoi concerti.
Scrive, per l’occasione, Paolo Siani: “Abbiamo riaperto i nostri album di famiglia, dove le foto, spesso in bianco e nero, e sbiadite dal tempo trascorso, raccontano la nostra vita. Le foto di Giancarlo non sono molte, si fermano inesorabilmente ai suoi 26 anni, ma sono abbastanza per raccontare la sua breve vita, una vita normale, vissuta con gli amici in vacanza, a scuola, con Daniela, Enrico, Sergio, Gaetano, Roberto, Chiara e tanti altri, di cui non ricordo più il nome. Vita vissuta con allegria, come è normale che sia per un ragazzo di 20 anni. Ci siamo affidati a vecchie foto, perché siamo convinti che le foto, più di tante parole, siano capaci di raccontare il tempo trascorso, e riaccendere in noi ricordi ed emozioni ed evitare che l’oblio copra il nostro passato. Abbiamo deciso, per la prima volta, dopo 31 anni, di raccontarvi Giancarlo, quello vero, quello che voleva fare solo il giornalista, con la sua strana auto, la Mehari verde, comprata usata in Emilia Romagna.
Sappiamo bene che tuffarsi nei ricordi spesso ci fa male, ma abbiamo sentito il bisogno, dopo tanti anni, di aprire gli album dei nostri ricordi per farvi conoscere mio fratello, che non voleva essere un eroe ma solo un giornalista. Lo abbiamo fatto per tenere vivo il ricordo di Giancarlo, il suo sguardo, il suo sorriso, la sua faccia pulita e con lui i volti delle vittime innocenti della criminalità. Forse le loro foto servirebbero di più di tante parole sulla legalità. Vedrete in questi 25 “ri-scatti” un ragazzo semplice, bello, allegro, la cui vita è stata ingiustamente stroncata dalla ferocia camorrista per aver scritto parole scomode. A Napoli negli anni 80 poteva accadere una cosa del genere. Queste che vedete sono 20 foto che abbiamo “ri-scattato” per Giancarlo, questa è la nostra risposta a chi ce lo ha portato via. Questo è il suo “ri-scatto”.