Un percorso, umano e professionale, iniziato dal gradino più basso: la gavetta.
Quella che forgia un desiderio a immagine e somiglianza dei sacrifici e delle rinunce, permettendo a un giovane di imparare un lavoro, oltre a quel genere di esperienze che consentono una maturazione responsabile, umile e consapevole delle avversità che la vita riserva e che permette di comprendere fin da subito quali sono le cose che realmente contano: preparazione, cortesia e predisposizione al sacrificio, a prescindere dalla carriera intrapresa.
È così che Maurizio Ferrillo ha iniziato a muovere i primi passi dietro il banco delle pizze e ha imparato a fare il pizzaiolo, tra le mura della pizzeria Pizzazzà, un locale che ha poi rilevato e che è diventato il suo piccolo, grande impero.
Internet lo premia come “re del take away” all’ombra del Vesuvio, ma Maurizio decide di aprire le porte della sua pizzeria anche ai clienti in cerca di un luogo riservato ed accogliente, in grado di assicurare la degustazione di ottime prelibatezze senza dover sostenere lunghe attese o consumare un pranzo o una cene vedendosi sbattere il conto in faccia, non appena inghiottito l’ultimo boccone.
Poco più di trenta coperti, delle pizze succulente e preparate con devota abnegazione verso il sacro culto dell’”oro bianco” da poter gustare sia in sede che comodamente seduti sulla poltrona di casa. Riconoscimenti e partecipazioni ai più celebri Guinness dei primati in materia di pizza, ma per il maestro Ferrillo non basta ed è pronto a compiere un grande passo, forse il più cruciale della sua carriera.
La pizzeria Pizzazzà prossimamente, infatti, presenterà al pubblico una novità importante.
Di cosa si tratta?
Lo scopriremo presto…