A un anno di distanza dalla sparatoria di Fuorigrotta, in cui rimase gravemente ferito l’agente Nicola Barbato, giunge l’atteso e sperato lieto fine.
Scambiati per affiliati a un clan rivale da punire perché avevano sconfinato: questo uno dei possibili moventi della sparatoria in cui ieri sera è rimasto ferito l’agente della Squadra Mobile Nicola Barbato, 50 anni, impegnato in un’operazione antiracket con un collega rimasto illeso.
A sparare uno degli estorsori che avevano preso di mira un megastore di giocattoli di via Leopardi, nel quartiere Fuorigrotta, aperto appena qualche settimana fa.
I due agenti erano in strada, impegnati a tenere sotto controllo il negozio quando, hanno deciso di rientrare nella loro auto civetta, una Fiat Panda grigia, parcheggiata proprio di fronte all’esercizio commerciale. Non hanno fatto in tempo a sedersi quando nell’auto si è introdotto, dallo sportello posteriore, l’estorsore che ha sparato a Barbato. Il malvivente ha sparato sei colpi, uno dei quali ha raggiunto Barbato al collo, ferendolo gravemente.
Dopo l’agonia durata un anno, in parte trascorso in coma, l’agente Barbato ieri ha fatto ritorno a casa, accolto dai colleghi con una cascata di coriandoli.
“All’indomani del grave accaduto i napoletani si sono mobilitati dando vita a una lunga catena umana intorno la Questura di Napoli e denunciando quanto accaduto, pregato, atteso e sperato perché Nicola ce la facesse, perché Nicola eravamo tutti noi”, scrive sulla sua pagina facebook l’assessore Alessandra Clemente, annunciando il ritorno a casa del poliziotto-eroe.
«Nicola – ricorda la Clemente – è il sovrintendente della squadra mobile di Napoli che fu gravemente ferito da un camorrista durante una operazione antiracket sotto copertura a Fuorigrotta. Rimase in coma per molto tempo, ma oggi dopo tanta fisioterapia eccolo qui. Un esempio per tutti, lui e tanti altri uomini hanno rischiato e continuano a rischiare la vita per amore della verità, per tutelare la cittadinanza e per non arrendersi alla prepotenza della camorra. Grazie al canale social della polizia di Stato, per la condivisone di questa notizia, gioia per tutta la cittadinanza napoletana».