Prima Unione Civile celebrata a Roma da Virginia Raggi in Campidoglio. A coronare il sogno d’amore sono stati Francisco Raffaele Villarusso, 43 anni, e Luca De Sario, trent’anni.
Così dopo Torino, Bologna e Milano, è il turno della Capitale di applicare la legge Cirinnà approvata nei mesi scorsi in Parlamento. “Benvenuti”, ha detto la prima cittadina. “Vi vedo emozionati e giustamente. E’ un momento importante ed è una grande emozione, nasce una nuova coppia e una nuova famiglia”.
Dopo il fatidico sì, gli sposi, Francisco Raffaele e Luca hanno rivolto un messaggio a tutte le coppie, gay e non: “Avevamo già deciso di sposarci e così ci siamo trasferiti all’estero; appena la legge è partita abbiamo rifatto le valigie e siamo tornati in Italia”, ha raccontato Francisco Raffaele Villarusso: “Questa legge ci rende tutti uguali. Bisogna avere il coraggio di essere felici“.
E ancora: “Abbiamo messo nero su bianco, ora siamo una famiglia vera, come lo eravamo già nella realtà di tutti i giorni“. Gli sposi sono arrivati in Campidoglio vestiti allo stesso modo: camicia bianca con jabot, cilindro viola con piuma, pantalone grigio con le pince e gilet, sempre grigio come il pantalone, e scarpe da ginnastica.
Danila, la madre di Luca, era in piazza del Campidoglio ad attendere che gli sposi arrivassero nella sala rossa, dove si è tenuta la cerimonia: “È un traguardo importantissimo, se lo meritavano. Dovevano andare in Spagna per sposarsi…”. Ad attendere gli sposi anche tanti giornalisti e fotografi che hanno “accompagnato” i due al loro arrivo sotto la statua del Marco Aurelio, prima della celebrazione del rito.
E’ andato tutto bene, l’amore ha vinto nonostante nei mesi scorsi non erano mancate le polemiche per il ritardo con cui la Capitale aveva avviato le procedure per consentire di celebrare le unioni civili. Un ritardo non solo rispetto ad altre città come Milano, Torino o Bologna ma anche a piccoli comuni come Rocca di Papa, dove la prima unione civile è stata celebrata il 31 agosto.