Madre Teresa di Calcutta, la suora dei poveri che dedicò una vita ai bisognosi, è santa. Il Papa ha pronunciato la formula di canonizzazione e iscritto nell’albo dei santi madre Teresa di Calcutta, al secolo: Gonxha Agnes Bojaxhiu (1910-1997), affinchè “il mondo intero possa contemplarla”. Bergoglio ha letto la formula in latino e subito dopo c’è stato un applauso da parte dei fedeli, in una piazza San Pietro gremita.
“Non esiste alternativa alla carità”, ha detto il pontefice sul sagrato della Basilica vaticana, davanti a oltre 120mila persone, tra cui 13 capi di Stato e di governo, che hanno assistito alla cerimonia per la canonizzazione in una piazza blindata. “Quanti si pongono al servizio dei fratelli, benché non lo sappiano, sono coloro che amano Dio”. Madre Teresa “si è chinata sulle persone sfinite, lasciate morire ai margini delle strade, riconoscendo la dignità che Dio aveva loro dato; ha fatto sentire la sua voce ai potenti della Terra, perché riconoscessero le loro colpe dinanzi ai crimini, dinanzi ai crimini, della povertà creata da loro stessi. La misericordia è stata per lei il ‘sale’ che dava sapore a ogni sua opera, e la ‘luce’ che rischiarava le tenebre di quanti non avevano più neppure lacrime per piangere la loro povertà e la loro sofferenza”.
“Questa instancabile operatrice di misericordia ci aiuti a capire sempre più che l’unico nostro criterio di azione è l’amore gratuito, libero da ogni ideologia e da ogni vincolo e riversato verso tutti senza distinzione di lingua, cultura, razza o religione” – ha aggiunto Bergolgio – , che porta “speranza a umanità sfiduciata”.