Si svolgeranno domani, 30 agosto, alle 18 ad Amatrice, i funerali delle vittime del sisma, ma la decisione giunge alcaline di una mattinata di tensioni per la scelta della Prefettura, poi rientrata, di celebrare a Rieti il rito di Stato, dopo quello per le vittime marchigiane che si è svolto ad Ascoli Piceno.
Gli sfollati del Lazio erano andati fin sotto il quartier generale della Protezione civile per urlare il loro “no”. La questione che si trascinava dalle prime ore della mattinata è stata poi risolta dal premier Matteo Renzi che al telefono ha successivamente rassicurato il sindaco e la comunità di Amatrice: i funerali delle vittime di Amatrice e Accumoli si terranno alle 18 nella cittadina e non più a Rieti. E per questo, in serata, è cominciato il nuovo trasferimento, stavolta verso Amatrice, di una settantina di feretri che erano già stati portati a Rieti, negli hangar dell’aeroporto Ciuffelli. Altre 74 salme sono state già riconsegnate alle famiglie che hanno richiesto il nulla osta di sepoltura e la possibilità di celebrare funzioni religiose private.
Intanto, la Protezione civile dirama l’ennesimo, triste verdetto: sale a 292 il numero delle vittime e non c’è dato ufficiale dei dispersi. Le vittime accertate finora del terremoto sono 292, con le due estratte oggi dalle macerie ad Amatrice. I morti sono 231 ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 50 ad Arcuata. Gli assistiti nelle tende sono circa 2900, mentre sui dispersi la Protezione civile non ha cifre ufficiali ma solo ad Amatrice si parla di una decina di persone. Continua il lavoro delle squadre di soccorso. I vigili del fuoco la scorsa notte hanno recuperato il corpo di un’altra donna sotto le rovine dell’hotel Roma e un’altra vittima è stata tirata fuori nel pomeriggio. Accanto a lei, anche un cane. E proseguono gli scavi per portare via un terzo corpo, già individuato.