Nell’indifferenza generale, è stata presa a calci in faccia da uno scippatore che voleva strapparle la borsa: protagonista dell’ennesima razzia messa a segno dalla criminalità ordinaria, avvolta dal “solito” mantello di omertà, una dipendente del Comune di Napoli che si stava recando al lavoro quando intorno alle 6.40, a piazzale Tecchio ha incontrato un rapinatore pronto a tutto, pur di far suo quel bottino. Lei tira la borsa, non la vuole mollare e intanto grida. Alla scena assistono diversi passanti, ma nessuno interviene. Restano tutti impalati a guardare. Intanto lei viene scaraventata in terra dal ragazzo e presa a pedate in pieno viso. L’episodio, riportato dal sito di informazione “Il Desk”, ed è confermato dalla questura.
“Non è il dolore fisico a fare male: è l’indifferenza delle persone che c’erano e non hanno mosso un dito”, dice la donna che racconta anche di essere stata però aiutata da un immigrato. L’unico ad essersi mosso per aiutarla: un ragazzo di colore, la sola cosa che la vittima è riuscita a capire, perché non è rimasto lì fino alla fine. “È stato lui a far scappare il rapinatore che alla fine non mi ha preso niente”, racconta C. P., ricordando nettamente che dall’altra parte della strada nessuno ha fatto neppure il gesto di soccorrerla. Ed erano almeno in cinque, gli astanti, sarebbero riusciti a bloccare lo scippatore senza grandi sforzi.
“Forse quel ragazzo di colore non aveva il permesso di soggiorno, perché quando mi ha vista sotto shock, mi ha abbracciato e ha detto di doversene andare quando ha capito che di lì a poco sarebbe arrivata la polizia”. L’impiegata comunale è ferita al volto, che è coperto di ecchimosi, e per la caduta ha varie escoriazioni sul corpo. I passanti si sono limitati a chiamare l’ambulanza e la polizia. Infatti in piazzale Tecchio pochi minuti dopo arriva l’ambulanza del 118, ma la vittima rifiuta il soccorso in ospedale. Va però al commissariato San Paolo, poco distante, a sporgere denuncia e a chiedere provvedimenti per la zona di Fuorigrotta e per alcuni suoi punti critici, come piazzale Tecchio, “che di mattina presto e nel tardo pomeriggio si svuota e diventa terra di nessuno”.
Un gesto analogo fu compiuto da un 35 enne nigeriano, Benjamin Okonobe, in un vicolo del centro storico, a pochi passi da piazza del Gesù, bloccò uno scippatore che dal ciclomotore stava trascinando per terra una donna per rubarle la borsa. Anche quell’immigrato che aveva assistito alla scena, era stato l’unico a intervenire fulmineamente, agguantando la borsa rubata dalla mano dello scippatore, che, trovatosi davanti l’ostacolo inatteso, era caduto per terra. La Gesac aveva assunto con un contratto per sei mesi come parcheggiatore Okonobe in aeroporto. “L’ho fatto perché non sopporto questi gesti”, aveva dichiarato il giovane, che all’epoca era in cerca di lavoro. La scena, ripresa dalle telecamere di videosorveglianza di una banca, aveva fatto il giro del mondo.