E’ stato fermato il presunto assassino della donna ritrovata morta nei pressi del cimitero di Pagani (Salerno) lo scorso 12 Agosto. La vittima è stata identificata, si tratta di Nikolova Temenuzhka, una prostituta bulgara 37enne.
Pare che l’uomo in questione fosse stato il suo ultimo cliente, ma ad oggi non ha confessato di averla uccisa. Si tratta di Carmine Ferrante, 36enne muratore di Vietri sul Mare, il quale sarà interrogato dal giudice per le indagini preliminari, Luigi Levita, dopo essere finito in carcere per l’omicidio della donna.
Numerosi gli elementi che hanno condotto i carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore, guidati dal maggiore Enrico Calandro, a individuare nel muratore l’assassino della donna, ma le indagini sull’omicidio di Pagani non sono ancora chiuse del tutto.
Secondo alcune indiscrezioni, sembrerebbe che la svolta sia avvenuta dopo aver visionato un filmato dei sistemi di videosorveglianza comunale e privati presenti nelle zone della scomparsa e del ritrovamento del cadavere nel quale si identifica la macchina dell’uomo. La svolta è avvenuta sabato pomeriggio: a seguito dell’esame autoptico e la comparazione delle impronte digitali è stato possibile identificare con certezza il cadavere della donna. Successivamente è stata rintracciata l’utilitaria francese a Cava de’ Tirreni, identificando Ferrara quale suo possessore e utilizzatore.
L’auto è stata sequestrata per accertamenti tecnici da parte della sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale di Salerno. L’uomo è stato poi arrestato dai carabinieri che hanno eseguito una perquisizione del veicolo, a bordo del quale sono stati rinvenuti diversi profilattici, armi e dvd porno. Durante la perquisizione domiciliare i militari hanno anche rinvenuto e sequestrato una pistola artigianale, tre pistole a salve, un giubbotto antiproiettile, 50 cartucce calibro 38 illegittimamente detenute e numerosi Dvd pornografici.
Il presunto omicida è stato condotto in caserma e sottoposto a individuazione da parte di due prostitute presenti sul luogo della scomparsa. Le due donne hanno riconosciuto e testimoniato che il 36enne era la persona allontanatasi con ‘Nina’ la sera del 12 agosto.
Oggi Ferrante, sposato e padre di tre figli, sarà interrogato nel carcere di Fuorni. Nei suoi confronti l’accusa gravissima di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. La ricostruzione degli inquirenti è chiara, ma mancano due elementi essenziali sui quali si sta ancora lavorando. Mancano un movente certo e l’arma del delitto.
Gli inquirenti non tralasciano nessun particolare, e incrociano i tempi dei filmati acquisiti con la versione fornita da Carmine Ferrante. I tempi sono fondamentali per capire se quel cliente sia davvero il colpevole oppure ci sia un assassino ancora in libertà.