“Mi aspetto che la squadra dia sempre un po’ più del massimo. A Napoli ci sono ambizioni alte, in Italia ci danno ridimensionati, la Gazzetta ci dà al quarto posto nella griglia di partenza, ho sentito un giocatore della Juve che ha parlato delle 4 squadre più forti di quest’anno e non ci ha nominato, ho sentito un esponente della Juve dire che il Napoli è nettamente più debole dello scorso anno. La percezione esterna, quindi, è quella che siamo squadra da quarto-quinto posto. Noi lavoreremo per sovvertire questo pronostico. Sulla carta la Juventus ha tantissimo divario sugli altri, ancor più ampio rispetto all’anno scorso. Dipenderà più da loro che dagli altri. A volte, però, il calcio sovverte i valori e quindi non si può mai essere certi di nulla prima di giocare“.
Che peso toglie dall’attacco l’assenza di Higuain?
“Se noi pensiamo di poter sostituire Higuain, l’attaccante che ha fatto il record di gol della storia italiana, con un giocatore simile allora abbiamo al massimo una o mezza soluzione al mondo e per noi non è praticabile. Dobbiamo cercare il gol in maniera diversa, sinora sono andati in porta vari attaccanti e questa è la strada che dobbiamo percorrere. Per noi l’assenza di Higuain è insostituibile per il semplice fatto che non esistono calciatori uguali. Ma abbiamo tanti giocatori forti che possono segnare molto di più dell’anno scorso e parlo di Mertens, Callejon e Hamsik. Oltre ciò in avanti ci sono Milik e Gabbiadini che potenzialmente hanno tanti gol nelle gambe. Bisogna ripartire dando piena fiducia ai calciatori importanti che abbiamo. Siamo riusciti a tenere una solida base e questo è merito della Società“.
L’ombra del Pipita può condizionare Milik e Gabbiadini?
“Io dico che Milik e Gabbiadini devono assolutamente fregarsene dei paragoni con Higuain. Soprattutto attorno a Manolo vorrei ci fosse grande serenità perché, ripeto, ha tanti gol nei piedi e va lasciato esprimere nelle sue potenzialità”
Ha pensato ad un cambio di modulo?
“Negli spezzoni di partita si può fare tutto, se si parla di cambio di modulo iniziale la vedo difficile perché si rischia di sacrificare parecchi giocatori, ma in corso d’opera tutto è possibile“.
Le piace questo Napoli?
“Stanno arrivando ragazzi giovani che hanno talento e quindi può essere una squadra che ti può dare gusto ad allenare. Bisogna accettare anche qualche errore ma è un gruppo che secondo me ha tecnica e talento. Zielinski dal punto di vista tecnico lo ritengo un giocatore fenomenale. Può anche segnare di più e concretizzare le sue capacità, ma stiamo parlando di un ragazzo di 22 anni che crescerà tanto e ritengo abbia anche lui possibilità di realizzare più gol. Questa squadra ha dimostrato di essere forte anche senza Higuain l’anno scorso. La mancanza di un giocatore faro spero e credo che possa far uscire da ognuno dei ragazzi un 5 per cento in più che ritengo abbiano dentro“.
Ritiene questa rosa in grado di competere su tre fronti?
“L’ho già detto. Io per mentalità mi impongo di migliorare ciò che ho a disposizione e quindi mi impegnarò affinchè il gruppo dia il centouno per cento, poi se saremo in grado di competere su tre fronti lo dirà il campo”.
Cosa proverà a giocare la sua prima Champions League e che ambizioni ha il Napoli in Europa?
“Intanto siamo orgogliosi di partecipare alla Champions, non abbiamo aspettative, nel senso che mi aspetto nulla e mi aspetto tutto. Per me sarà una scoperta, ci penserò nel giorno dell’esordio e sarò anche emozionato. In questo momento penso solo alla partita di Pescara che riserva tante insidie“.
Quali difficoltà troverete a Pescara?
“Giochiamo contro un avversario organizzato e con un allenatore che ha saputo dare la sua impronta. Se passa il messaggio che avremo una gara semplice, allora non abbiamo compreso che troveremo un abiemete caldo ed entusiasta. Spero solo di trovare anche un terreno all’altezza e non rovinato come ho visto nella loro gara di Coppa Italia. Questo nella salvaguardia non solo del Napoli ma anche del Pescara che ama fare palleggio e possesso palla. Per il resto dovremo dare il massimo perchà la partita è difficile“.
Cosa si sente di dire ai tifosi alla vigilia della stagione?
“Io penso che ci sia poco da dire, per portare entusiasmo tra i tifosi dobbiamo giocare bene, dare l’anima ed il cuore. Se i napoletani vedranno la squadra dare il massimo, saranno al nostro fianco certamente come è successo l’anno scorso”