La tragedia è avvenuta nel giardino di casa, a Mascalucia, nel catanese. Sembra che il piccolo, un bimbo di un anno e mezzo, stesse facendo il bagno in piscina quando, improvvisamente, i due dogo argentino impazziti l’hanno aggredito.
La madre, una donna di 33 anni, pare non fosse presente al momento dell’attacco e sarebbe quindi riuscita ad intervenire per aiutare suo figlio solo dopo aver sentito le grida della vicina di casa. La povera donna ha cercato di salvarlo dalla morsa dei due cani ma, quando ci è riuscita, per il piccolo, purtroppo, non c’era più niente da fare.
È stato inutile il trasporto all’ospedale con l’elisoccorso, il personale intervenuto ha solo potuto constatare il decesso.
La donna, ricoverata sotto choc, è ora indagata per omicidio colposo. Il procuratore Carmelo Zuccaro ha definito l’accusa fatta alla donna come “un atto dovuto” per poter procedere all’autopsia sul corpicino.
Il magistrato ha poi spiegato che l’iscrizione nel registro degli indagati è legata alla necessità di verificare se ci sono stati comportamenti negligenti da parte della mamma del bimbo. L’inchiesta è coordinata dal pm Fabio Aliotta.
Il papà del bimbo, un operaio di 32 anni, al momento della tragedia era al lavoro. La coppia, con il bimbo e i due cani, si era trasferita da qualche tempo nella villa. I due cani, che hanno tre e otto anni, sono regolarmente registrati all’anagrafe canina e sono dotati di microchip. Sono stati affidati all’asl, prelevati dal comandante dei vigili urbani di Mascalucia, Carmelo Zuccarello.
È stato Fabio Cantarella, il vicesindaco di Mascalucia, a disporre il sequestro dei due cani e poi a scrivere un post su Facebook: “Questo è un giorno tragico per Mascalucia. Vi invito a pregare per il piccolo che non ce l’ha fatta e per la madre ferita nel tentativo di strapparlo alla morte. Vi confido una cosa: con tutta la fede che posso immaginare non riesco ad accettare che un bambino indifeso muoia così, o forse è la mia fede che non è abbastanza forte per comprendere”.
Sul caso in questione è intervenuto anche il Codacons: “Esistono dei cani aggressivi e potenzialmente pericolosi per la salute dell’uomo e la questione deve essere affrontata. Da anni ormai chiediamo un patentino obbligatorio per chi ha intenzione di possedere cani particolarmente potenti. Ci chiediamo quanti bambini ancora debbano morire prima che le istituzioni ci diano ascolto!” ha affermato il segretario nazionale Francesco Tanasi.