Rosarno (Reggio Calabria): Nella tarda serata di domenica si è consumato un omicidio, dove un commerciante già noto alle forze dell’ordine, Antonio Scarfone, di 49 anni, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco.
Un colpo alla testa ed uno al fianco, esplosi a distanza ravvicinata sulla porta di casa, questa è stata la tragica morte di Scarfone, avvenuta come sopra anticipato domenica, ma resa nota solo nelle ultime 24 ore.
Secondo quanto si è appreso, Scarfone era in casa della madre a Rosarno, quando qualcuno ha suonato alla porta. Ignaro di quanto di lì a poco sarebbe accaduto, l’uomo ha aperto la porta dove appostato sulla soglia c’era il killer. Sono bastati due colpi di pistola per ucciderlo. L’episodio si è verificato intorno alle 23.30 del 14 Agosto, inutili i tentativi di soccorso.
Al momento non si esclude alcuna pista, sebbene il movente dell’agguato non sembra riconducibile ad un regolamento di conti all’interno della criminalità organizzata. Piuttosto si pensa che il commerciante conoscesse bene il suo assassino, e quando ha aperto la porta dell’abitazione della madre, non è stato per nulla insospettito rispetto a ciò che da lì a qualche secondo avrebbe potuto accadergli. Non resta che attendere, adesso, gli sviluppi dell’inchiesta.
Ricordiamo inoltre che il fratello dell’uomo era morto bruciato in una casa a Mesagne, nei pressi di Brindisi, nello scorso mese di giugno. L’uomo era rimasto coinvolto in un’inchiesta condotta dalla Procura di Lecce sui video-poker. Per quell’evento, fu emesso un provvedimento di fermo nei confronti di una persona di Gioia Tauro. La tesi dell’incendio accidentale fu subito messa da parte.
Sull’omicidio del commerciante adesso indagano i carabinieri della compagnia di Gioia Tauro e del Reperto operativo del Comando provinciale di Reggio Calabria.