La sessione di mercato di questa pazza estate 2016 verrà ricordata non solo per la vendita del Milan ai cinesi, affare storico dopo trentanni di presidenta di Silvio Berlusconi, ma anche per le cifre da record che stanno caratterizzando i trasferimenti dei calciatori. Cifre da petrolieri, in un mercato sempre più dominato dai petroldollari e da quotazioni stellari.
Proprio Berlusconi dopo aver venduto ha dichiarato che ormai per allestire una squadra vincente servoni troppi cash e che ha dovuto vendere proprio per questo.
Il trasferimento più altisonante è quello di Higuain che dal Napoli è passato alla Juve, ma la clausola rescissoria, ben 95 milioni di euro, è stata polverizzata dai 105 milioni di euro per il passaggio di Paul Pogba dalla Vecchia Signora al Manchester United di Mourinho.
Cifre che fanno impallidire le società che non possono permettersi di fare questo tipo di mercato. E così a contendersi i pezzi pregiati in vendita sono sempre le solite: Real e Barcellona in Spagna, Manchester United e City in Inghilterra, Paris Saint Germain in Francia e la sola Juve in Italia, a parte il Napoli, che appunto dopo l’addio di Higuain ha un piccolo tesoretto nelle casse.
A Milano, l’aria che si respira è ormai cinese, e i due club ora, per tornare grandi in Europa possono solo sperare nelle promesse dei soci cinesi che hanno fatto fuori Moratti prima e Berlusconi poi, con la sola Juve che dopo la B ed un duro processo di ricostruzione, può provare ad impensierire qualcuno in Champions, mentre per quanto riguarda il campionato italiano, i giochi sembrano fatti già ad Agosto, con i bianconeri che si ritrovano con uno squadrone a disposizione a dispetto delle altre, alle quali stanno rimanedo le briciole di un pazzo calciomercato.
Il mercato del Milan è bloccato, la squadra è mediocre, mentre l’Inter che ha da poco cambiato allenatore ancor prima di iniziare, (De Boer al posto di un deluso Mancini) sembra avere a disposizione una rosa più competitiva, ma non da scudetto.
L’unica squadra che potrebbe impensierire i freschi vincitori dello scudetto è il Napoli, se saprà far fruttare que 95 milioni di euro. Mentre le due romane, hanno rose in grado di poter far bene, ma non benissimo.
Poi però, sarà il campo a parlare, perchè non sempre con le “figurine” si vincono i titoli. Il Leicester dello scorso anno ne è un esempio. Forse la storia scritta da Ranieri serve per far sognare, ma è poco per illudere. Alla fine la torta la mangeranno i soli noti.
Nadia Gambino