Pochi giorni fa nel cosentino, più precisamente a Mirto Crosia, una donna romena ha vissuto una situazione tremenda, avvertendo in pochi attimi quella paura talmente forte da riuscire a bloccare la mente più lucida.
La donna certamente non si aspettava che sarebbe successa una cosa simile per una semplice lite con il suo convivente, perché ad essere artefice di quei momenti di panico per la donna è stato proprio lui, l’uomo che invece di ragionare, discutere, migliorarsi e cercare di comprendere, ha preferito invece scegliere una strada da vigliacchi e all’apparenza “più efficace”.
Quest’uomo di 49 anni, della stessa nazionalità della donna, aveva di fatti ideato un sequestro di persona con l’aiuto di due complici tra i 35 e i 40 anni. L’intento dell’azione aveva uno scopo punitivo nei confronti della donna che doveva essere punita per porre termine ai dissidi domestici tra i due. Così i tre uomini hanno fermato la loro preda per strada mentre camminava e hanno cercato di costringerla a salire a bordo. La donna pur dibattendosi è stata costretta ad entrare in auto, ma una volta lanciata la vettura in corsa, non si sarebbe arresa al sequestro e si è lanciata fuori dalla portiera, riportando alcune lesioni e fratture per cui è stata ricoverata nell’ospedale di Rossano.
Fortunatamente i tre sequestratori sono stati condotti immediatamente in caserma dai carabinieri che si sono trovati ad assistere a questa scena svoltasi poco distante da una pattuglia.
Questa vicenda sembra dunque essersi risolta in maniera positiva se si pensa a ciò che sarebbe potuto succedere se i tre fossero riusciti effettivamente a sequestrare la donna, ma probabilmente non la pensa allo stesso modo la donna che ha dovuto vivere, seppur per poco, la paura e l’angoscia provocata dalla tentata violenza e certamente le rimarrà impresso per sempre il ricordo di ciò che è avvenuto.