L’Isis semina sangue e terrore mandando letteralmente in tilt i servizi di intelligence. Dagli Stati Uniti sarebbe già arrivato un avvertimento alla Santa Sede su un’eventualità di attacco.
Gli 007 italiani sottovalutano il problema, restano scettici limitandosi a parlare di “possibile obiettivo” in assenza di segnali. Eppure la minaccia alla cristianità è stata palesata più volte. Un tg della tv di Stato israeliana, Canale 1, sulla base di informazioni della National Security Agency statunitense, ha informato che un commando terroristico formato da 4 uomini si sarebbe diretto in Europa. In alcune intercettazioni è fuoriuscita anche la menzione a Roma.
Le istituzioni intanto forniscono rassicurazioni generiche. Alfano sostiene di aver dispiegato un monitoraggio di aree e soggetti a rischio sul territorio nazionale. I toni del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sono meno rassicuranti: “Ignorare la minaccia di allarmi che coinvolge l’Italia è da imprudenti“.
Non è la prima volta che Roma e il Vaticano vengono tirati in ballo dagli allarmi terroristici. La propaganda jihadista si è rivolta più volte contro Papa Francesco e la cristianità in genere. Il portavoce dell’Isis, Abu, Muhammad al Adnani, ha già minacciato in passato di “conquistare Roma e spezzare le croci con il permesso di Allah”.