E’ scomparsa a soli 45 anni la giornalista di SkyTg24 Letizia Leviti. La donna era gravemente malata da due anni: ha lasciato il marito, Giovanni Varoli, e tre bambini.
La notizia della sua morte ha suscitato commozione e cordoglio in tutta la Lunigiana dove aveva iniziato a scrivere subito dopo gli studi al Liceo Classico Vescovile di Pontremoli e la laurea in filosofia a Pisa. Letizia aveva svolto il praticantato giornalistico nelle redazioni di Pontedera, Sarzana e Carrara de «La Nazione» e poi alla «Voce» di Rimini, diventando professionista poco prima di approdare nel 2003 a Sky Tg 24.
Proprio con questa rete, diretta da Emilio Carelli, ha maturato esperienze importanti, inizialmente come conduttrice poi da «inviata di guerra» in Iraq, Afghanistan e Libano. Ha pubblicato diversi libri di carattere letterario e di costume, e curato alcune antologie di poesie che contengono anche suoi brani. A Carrara ha presentato diverse edizioni del festival “Convivere”.
Tra i primi a lanciare il giorno della scomparsa la triste notizia su Twitter, è stato proprio il suo ex direttore, mediante queste parole: «Addio Letizia Leviti, amica meravigliosa, collega di grande talento. Resterai sempre nei nostri cuori @SkyTG24».
Tanti i messaggi di cordoglio sui social network, che rilanciano il suo videomessaggio molto toccante: “Il nostro lavoro è verità, dobbiamo essere onesti intellettualmente, sempre”. “E’ molto importante riconoscere le cose più importanti della propria vita. Non trascurate le vostre famiglie, il lavoro non deve dominarci, nemmeno la malattia deve dominarci. E’ importante sapere amare la propria famiglia, il proprio lavoro, i propri amici e nemici. Arrabbiarsi, ma amare. Il senso della vita è solo l’amore, che spinge a fare le cose migliori nel corso della vita. E quando succede una cosa come quella accaduta a me è bello sentirsi pieni, in pace col mondo, sentire che si sia fatto quello che si voleva fare con sincerità, anche pagando un prezzo”.