“New Generation”, ovvero, “Nuova Generazione” : questo il titolo dello spettacolo di fine anno organizzato dall’Oratorio Lotto Infinito della Chiesa di San Francesco e Santa Chiara nel Lotto O di Ponticelli.
I protagonisti sono loro, i bambini, i ragazzi, che per tutto l’anno hanno frequentato l’oratorio beneficiando delle plurime attività messe a disposizione dagli instancabili volontari, capitanati dalla presidentessa dell’associazione, Annamaria Califano e dal parroco della chiesa, Don Edoardo Cibelli. Numerose anche le donne, le madri del rione che prestano tempo ed attenzione alle attività dell’oratorio, a comprova di quanto sia percepito come un tassello importante nelle vite e nelle dinamiche di un contesto che non è solo come “appare in superficie”.
Quello che concorre a sancire la differenza tra “il Lotto Zero”, ovvero la chiave di lettura più falsata che porta impropriamente ed erroneamente ad accostare ad un “valore nullo” quello che, in realtà, si chiama Lotto O, e “il Lotto Infinito”, ossia, la definizione più meritevole di essere attribuita all’operoso e concreto impegno sociale di chi da diversi anni si attiva, ogni giorno, per fare in modo che nel futuro dei bambini e dei ragazzi del rione possa plasmarsi una sorte diversa e lontana dalla criminalità e dalla violenza, sono proprio i mille colori che tingono le ore, le attività e le emozioni che accompagnano la crescita dei bambini e, ancora di più, le voci di quei bambini che raccontano la loro voglia di crescere sani e “normali”, senza vedersi discriminati solo perché vivono nel Lotto O di Ponticelli.
Come la stessa Annamaria Califano ha spiegato ieri, 14 luglio, presentando la recita che ha avuto luogo presso il centro sportivo Mep di Ponticelli alle 18.30, lo spettacolo, come suggerisce il titolo, è dedicato proprio ai ragazzi della nuova generazione del quartiere, stanchi di sentir parlare dei luoghi in cui vivono solo per fatti di cronaca violenti ed efferati.
Ponticelli è anche altro, i ragazzi che vivono a Ponticelli sono capaci di cose meravigliose, tutt’altro che accostabili alle gesta della malavita organizzata e sono loro stessi a ribadirlo e dimostrarlo attraverso canti, balli, sketch di recitazione e un instancabile desiderio di stare insieme e far festa.
Padre Edoardo Cibelli, visibilmente emozionato, ha sottolineato che la recita di fine anno è un momento voluto per festeggiare e suggellare le plurime attività che hanno contraddistinto l’intero anno e ha ribadito l’invito ad adulti e bambini del quartiere ad avvicinarsi alle attività del quartiere, ricordando che “nella casa del Signore c’è sempre posto per tutti.”
A coronamento di un pomeriggio all’insegna dell’allegria e delle emozioni, i bambini del 2016 hanno regalato una targa a padre Edoardo, Annamaria e agli instancabili animatori, ovvero a braccia, cuore ed anima dell’oratorio.
“Grazie è la preghiera che chiunque possa dire. Grazie esprime gratitudine, estrema umiltà, comprensione. Un grazie va al parroco e a tutti gli animatori”: queste le parole scalfite sulla targa di cui hanno voluto avvalersi i bambini dell’oratorio per immortalare l’ennesimo anno di infinite emozioni.