“do ut do” (denominazione coniata da Alessandro Bergonzoni) è un contenitore di iniziative culturali a scopo benefico promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice Seràgnoli Onlus, un progetto biennale che organizza eventi dedicati alle arti e alle eccellenze della cultura italiana coinvolgendo istituzioni, imprese e collezionisti. Dopo il successo della prima edizione nel 2012 dedicata all’arte contemporanea, con testimonial Yoko Ono, e della seconda nel 2014 sul design internazionale, con testimonial il duo dei Masbedo, “do ut do” presenta la nuova edizione 2016 che ha per tema la Casa “do ut do”, su progetto di Alessandro Mendini, le cui stanze, a loro volta progettate da tredici importanti architetti e designer, sono ognuna dedicata ai valori che compongono la qualità della vita, elementi che danno il senso più profondo di una casa, di una comunità, di una città, di un paese: Alberto Biagetti (“vitalità”), Mario Cucinella (“empatia”), Riccardo Dalisi (“sogno”), Michele De Lucchi (“civiltà”), Stefano Giovannoni (“gioco”), Alessandro Guerriero (“attesa”), Massimo Iosa Ghini (“inclusione”), Daniel Libeskind (“incontro”), Angelo Naj Oleari (“natura”), Terni Pecora (“complicità”), Renzo Piano (“luce”), Claudio Silvestrin (“amore”), Nanda Vigo (“coraggio delle donne”).
Testimonial dell’edizione 2016 è il premio Nobel Dario Fo. La Casa “do ut do” si potrà visitare, tramite un sistema di navigazione in virtual reality 3D (video e in navigazione con visori 3D), nei musei e nelle sedi espositive che aderiscono al progetto oltre che in navigazione libera su smartphone e tablet, e sul sito dedicato www.doutdo.it. Dal 15 luglio al 1 agosto 2016 la Casa “do ut do” sarà visitabile al museo MADRE di Napoli (via Settembrini 79, presso la nuova Project room, piano terra). La presentazione del progetto si terrà venerdì 15 luglio (ore 18:30, sala della Musica, primo piano) con Margherita Guccione, direttore del MAXXI Architettura, Valeria Monti del Comitato “do ut do”, l’architetto Nanda Vigo, insieme a Pierpaolo Forte presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e Andrea Viliani direttore del museo MADRE.
All’interno della Casa “do ut do” troveranno spazio opere d’arte contemporanea e pezzi unici di design, e la visita virtuale alla casa sarà accompagnata da un brano inedito realizzato da Gaetano Curreri e Saverio Grandi, con testo di Saverio Grandi. Oltre agli architetti e designer autori delle stanze, sarà possibile visitare in video navigazione, le opere di, in ordine alfabetico: Alberto Biagetti, Michel Boucquillon e Donia Maaoui, Fernando e Humberto Campana, Sandro Chia, Aldo Cibic, Antonio Citterio, Fabrizio Cotognini, Cuoghi Corsello, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi, Flavio Favelli, David H. Fisher, Jacopo Foggini, Duilio Forte, Stefano Giovannoni, Alessandro Guerriero, Maria Christina Hamel, Massimo Iosa ghini, Marcello Jori, Yumi Karasumaru, Massimo Kaufmann, Kings, Daniele Innamorato e Federica Perazzoli, Steve Leung, Daniel Libeskind, Ugo Marano, Antonio Marras, Emiliana Martinelli, Masbedo, Marzia Migliora, Andrew Moore, Bruno Munari, Fabio Novembre, Giovanni Ozzola, Mimmo Paladino, Francesco Patriarca, Terri Pecora, Simone Pellegrini, Marco Piva, Paola Pivi, Claudio Silvestrin, Sissi, Francesco Vezzoli, Nanda Vigo, Velasco Vitali, Danijel Zezelj.
Anche in questa edizione, secondo il tradizionale schema dell’“estrazione a sorte”, ogni opera verrà assegnata a chi avrà dato un contributo per sostenere le attività della Fondazione Hospice Seragnòli Onlus: i fondi raccolti verranno interamente devoluti a sostegno di questa Fondazione che opera nell’ambito delle cure palliative attraverso assistenza, formazione e ricerca. Nei tre Hospice Seràgnoli in area bolognese (strutture dedicate alla cura dei pazienti
affetti da malattie inguaribili e dei loro familiari) si offre accoglienza altamente qualificata, con l’obiettivo di intervenire sul dolore e sugli altri sintomi per alleviare la sofferenza e migliorare la dignità e la qualità di vita. L’assistenza, rigorosamente gratuita grazie all’accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale e alle donazioni private, è garantita da équipe multidisciplinari formate in seno all’Accademia delle Scienze di Medicina Palliativa (ASMEPA) istituita nel 2006 con l’obiettivo di diffondere la cultura delle cure palliative tramite programmi formativi e di ricerca.
La Casa “do ut do”, con le opere all’interno di ogni stanza, sarà esposta virtualmente, oltre che al MADRE di Napoli (dal 15 luglio al 1 agosto 2016), anche nella Reggia di Caserta (dal 14 luglio al 31 agosto), al MAXXI di Roma (dal 20 al 25 settembre), al MART di Rovereto (dal 3 al 10 ottobre) e dal 15 ottobre al 15 novembre tutte le opere donate saranno invece protagoniste di una mostra alla Pinacoteca Nazionale e alla Accademia di Belle Arti di Bologna e in modo virtuale al MAMbo di Bologna. L’ultimo appuntamento consisterà invece nella vera e propria estrazione a sorte e conseguente assegnazione delle opere, a metà dicembre a Bologna presso il MAST- Manifattura di Arti Sperimentazione e Tecnologia.
I sostenitori di “do ut do” 2016, attraverso donazioni, fornitura di servizi e produzioni delle opere, sono: Aldo Colella, Art Defender, Azimut Wealth Management, Casone Group, Cirulli Archive, Bottega Finzioni, Damiani, Fondazione Plart, Fornace Falcone, Galleria d’Arte Maggiore, Galleria Lia Rumma, Galleria Massimo De Carlo, Galleria P420, Google Cultural Institute, In-Novo, Leucos, Martinelli Luce, MBM Biliardi, Mario Ricci srl, SpaceInteriors, PIMAR, Pubblierre, Rolex, Technogym, Turri 1870, Visionnaire Home Philosophy, Vitruvio VR.