Nell’era di facebook, twitter, instagram e delle interminabili conversazioni via chat su whatsapp, usi e costumi di una generazione sempre più in balia del “culto dell’effimero” che sta dirottando i corpi più giovani verso stereotipi ossessionati dalla bellezza fisica e dalla “cura del dettaglio” che impone outfit griffati e in voga, ci si accorge di terribili sciagure quando “la macchina” che spara l’ennesimo prodotto sul quale banchettare per attecchire nuovi e plurimi “valori inariditi di valori”, si ferma, in forma di doveroso rispetto, al cospetto di una sciagura che ha generato morti, feriti, dolore, disperazione.
Migliaia, milioni di teenager sono disperate, stasera, perché l’ormai celeberrimo reality estivo “Temptation Island” non va in onda, dopo una settimana di “snervante attesa”, trascorsa a chiedersi chi ha tradito chi e quale single si è mostrato/a più scellerato/a di altri/e. Il format targato canale 5, infatti, mette alla prova l’amore e la fedeltà delle coppie che scelgono di lasciarsi “indurre in tentazione” catapultando gli uomini in un villaggio in cui pullulano ragazze single e avvenenti, analoga sorte alla quale vanno incontro le donzelle che si ritrovano attorniate da una mandrie di baldi e fisicati giovani.
Un esperimento televisivo che ha fin da subito assunto le fattezze di un’autentica bomba sociale, innescando fenomeni e reazioni ancor più forvianti tra i più giovani rappresentanti dell’ultima generazione.
La sospensione del programma stasera ha innescato autentiche reazioni isteriche e i giovani fan del reality non hanno fatto nulla per nascondere il loro malcontento e sui social qualcuno scrive: “Ma vaffa…. Uno aspetta per una settimana che arrivi stasera per vedere che succede e per colpa di un treno che deraglia “appendete” (sospendete) il programma!?”
“Per rispetto di quanto è accaduto oggi, in Puglia, Temptation Island non andrà in onda”: si legge nel comunicato diramato dalla redazione del programma.
“Un treno che deraglia”, secondo “i cultori dell’effimero”, “una sciagura paragonabile a un disastro aereo”, secondo chi si trova a documentare i fatti sul luogo dell’accaduto.
Due treni accartocciati in uno scontro nelle campagne della Murgia.
Venticinque morti e oltre 50 feriti, molti dei quali incastrati nei convogli, nello scontro frontale fra due treni di linea delle Ferrovie Nord Barese avvenuto in mattinata sul tratto a binario unico.
Il bilancio delle vittime non è definitivo. Il treno proveniente da Corato (partito una mezzoretta prima da Bari e diretto a Barletta) dopo lo scontro è quasi decollato, adagiandosi per metà sul tetto della prima vettura proveniente dall’altro senso. L’impatto è avvenuto nel territorio di Andria, in località Boccareto, ai confini con Corato.
Tra i feriti soccorsi negli ospedali di Andria, Barletta e Bisceglie – sette dei quali sono in gravi condizioni – c’è anche un bambino di pochi anni portato in ospedale a bordo di un elicottero. Nella zona dell’incidente è stato allestito un ospedale da campo per i primi soccorsi. La Asl ha messo in campo un coordinamento psicologico sia sul luogo della tragedia sia negli ospedali in collaborazione con l’Ordine degli psicologi. Le salme vengono trasferite all’Istituto di medicina legale di Bari: i riconoscimenti sono stati rinviati a mercoledì mattina. L’impatto ha reso irriconoscibili molti corpi, per cui i parenti dovranno basarsi solo sugli indumenti. Una tragedia di una gravità indescrivibile e che colpisce e addolora l’intera nazione, tranne quella generazione il cui buon senso è deragliato già da tempo e proprio non volte saperne di rimettersi in carreggiata.