Questa è la storia di una giovane donna che da un anno subiva violenze continue dal compagno. Dopo l’ultima aggressione, nella quale è rimasta gravemente ferita al volto, Luana Melis ha deciso di denunciare tutto alla Polizia e sui social.
E’ successo a Cagliari, e come accade nella maggior parte delle storie di violenza, non era la prima volta che la picchiava, ma poi si scusava e lei lo aveva sempre perdonato. Sino a quando resta barricata nell’auto mentre il fidanzato violento, che la insegue manda in frantumi i vetri dell’auto, che hanno ferito al volto la vittima.
E’ proprio a quel punto che Luana, 25 anni, non ce l’ha fatta più, e dopo essere stata medicata al Pronto Soccorso, ha denunciato alla Polizia l’ennesima vile aggressione del fidanzato, postando poi le foto del volto segnato dalle violenze sul suo profilo Facebook. L’immagine postata sul social, ha suscitato grande solidarietà da tutto il mondo del web.
“Ha preso a pugni i vetri dell’auto dove ero barricata, li ha fatti esplodere” ha raccontato la ragazza, i frammenti del finestrino andato in frantumi si sono trasformati in lame che le hanno sfregiato il viso. Non è la prima volta che l’ira del ragazzo si trasforma in violenza fisica. “Ogni volta mi chiedeva scusa – ha raccontato la giovane – lo perdonavo, ma dopo un mese mi picchiava nuovamente“.
Questo è il racconto drammatico di Luana Melis: “Ho messo in moto la mia auto e sono partita, ma mi sono accorta che mi stava seguendo lui mi ha inseguito e fermata, tentando di aprire lo sportello, ma io avevo messo la sicura, così ha dato un pugno al parabrezza, spaccandolo, poi altri pugni e calci all’auto, prima di allontanarsi”. Continuando ancora: “Sono tre giorni che ho ripreso a guardarmi allo specchio. Dopo che sono state per l’ennesima volta picchiata per un anno e stavolta mi ha lasciata in una pozza di sangue, colui che per un anno e mezzo proclamava il suo amore per me”.
Al momento gli agenti della Questura di Cagliari stanno indagando sul fatto, nel frattempo la ragazza, è rifugiata in un luogo sicuro, assistita dall’avvocato Stefania Sanna che ha sollecitato la protezione per la vittima.