Ecco le ultime news riguardo una vicenda ancora irrisolta: l’omicidio di Loris Stival, il bambino di otto anni ucciso nel novembre del 2014. Troppi i quesiti che ancora chiedono una risposta; come chi ha strangolato il piccolo Loris, per poi occultare il suo cadavere nel canalone? Questo l’interrogativo al quale gli inquirenti stanno ancora, a distanza di più di un anno, tentando di fornire una risposta.
Per ora, nel registro degli indagati vi è un nome: Veronica Panarello, la madre del bambino, accusata di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere, per cui rischia una condanna sino a 30 anni di reclusione, e il processo per la donna, accusata di omicidio, ha inizio. Capacità di intendere e di volere: questo il punto sul quale i periti si stanno scontrando nell’aula del Tribunale di Ragusa.
A tal proposito il Gup, Andrea Reale, aveva incaricato dei periti per capire se la donna avesse la facoltà di intendere e di volere la mattina dell’omicidio, e al contempo se fosse in grado di affrontare il processo a suo carico. Dalla risonanza alla testa fatta all’imputata emergerebbe che avrebbe un “cervello più simile a quello dei malati di mente, rispetto alle persone cosiddette normali“, con un ippocampo particolare.
L’avvocato difensore Francesco Villardita ha rilevato che l’accertamento non è stato refertato. Per questo il Gup ha disposto il deposito dell’esame entro i prossimi 15 giorni, anche se per i periti sarebbe la riproposizione della teoria del Lombroso, mentre per i consulenti è un dato statistico scientifico.
Così ha inizio una vera e propria guerra di perizie ed eccezioni che si combatte sul sottile filo della psiche di Veronica Panarello, che inciderà sul futuro della donna. Secondo i periti nominati dal Gup, i professori Eugenio Aguglia e Roberto Catanesi, sentiti in aula, Veronica Panarello era ed è in grado di intendere e volere. Stessa conclusione a cui sono giunti i consulenti delle parti civili nominati dall’avvocato Daniele Scrofani per il padre di Loris, e dall’avvocato Francesco Biazzo per il nonno del bambino, Andrea Stival.
Inoltre secondo la psicologa Maria Costanzo, consulente di Scrofani, il movente del delitto di Loris sarebbe da ricercare in un legame emotivamente distorto, “probabilmente di natura psicologica” tra Veronica e il figlio considerato più come un amico.
Nel frattempo le indagini proseguono, mentre le perizie non sembrano trovare un punto d’incontro. Veronica Panarello continua a proclamarsi innocente puntando ancora una volta il dito contro il suocero, Andrea Stival; per questo motivo, nell’aula del tribunale, oltre a Veronica, vi sono anche il nonno del piccolo Loris, difeso dai suoi legali, e il marito della donna. Per quest’ultima verrà dichiarata l’infermità mentale, oppure sarà considerata in grado di intendere e di volere? Si attendono aggiornamenti.