Ennesima vicenda legata alla terra dei fuochi. Le indagini sono partite a seguito delle dichiarazioni di un pentito. Sul posto i tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale in Campania, hanno ritrovato dei fanghi verdastri maleodoranti. Adocchio risulterebbero essere degli scarti industriali, tuttavia ora la sostanza si trova in laboratorio per determinarne la natura. Sul posto, un tempo isolato, sono presenti centinaia di villette, e come se non bastasse, anche una ludoteca ( prontamente chiusa dalle forze dell’ordine) e il mercato ortofrutticolo di Casal di Principe. Non c’è da meravigliarsi se le morti per tumore aumentino sensibilmente nei comuni di “fuoco” ; ad essere a rischio sono soprattutto i bambini. Una piccola Chernobyl made in Italy.
L’operazione è partita dopo la segnalazione di un pentito legato al clan dei casalesi e ha visto la collaborazione di vigili del fuoco, carabinieri e corpo forestale. Il danno ambientale è enorme, le ripercussioni sulla salute dei cibi e delle persone del luogo sono più che evidenti. Effetti a lungo termine che colpiranno oltre che l’aspetto ambientale, anche quello economico per bonificare l’area, ma che importa se nel frattempo ho guadagnato una barca di soldi? Guadagnano denaro sfruttando tutto ciò che è sporco, quindi anche con i rifiuti.
I mafiosi non guardano in faccia a nessuno, nemmeno le prossime generazioni, così per soldi avvelenano la terra e le persone oneste. Ciò che fa più specie e che questi “uomini d’affare” si avvelenano in casa loro.