Polemico, geniale,istrionico, Giorgio Albertazzi ha segnato la storia del palcoscenico italiano che ha calcato quasi ininterrottamente dal 1949.Il suo cuore ha cessato di battere sabato scorso, a 92 anni, nella tenuta di famiglia in Maremma.
Vicina a lui la moglie Pia Tolomei di Lippa, sposata nel 2007 quando lui aveva 84 anni e lei 48.Sua compagna da 25 anni, discendente diretta della sua omonima, ricordata da Dante nel Purgatorio, Albertazzi diceva di lei che è una toscana di gran razza vissuta in Maremma fra cani e cavalli e che era andata a teatro per un mese di fila prima che lui si accorgesse del suo interesse. Amava definirla “un folletto simile ad Ariele, lo spirito immortale della Tempesta” che, “il giorno del matrimonio, arrivò a cavallo vestita da uomo, coi capelli sciolti” e chiosando,”Come si fa a non amare una creatura simile?”
Toscano doc, nato a Fiesole il 20 agosto 1923, aveva debuttato con «Troilo e Cressida» di Shakespeare nel 1949 con la regia di Luchino Visconti. Nel 1964, il suo “Amleto”, con la regia di Zeffirelli, fu selezionato e rappresentato all’Old Vic di Londra per celebrare il 400° anniversario della nascita del Bardo.Rimarranno nella storia una Figlia di Iorio di Gabriele D’Annunzio e L’uovo di Marceau (1957),il Requiem per una monaca di Faulkner-Camus,Gli spettri di Ibsen (1958), I sequestrati di Altona di Sartre (1960) e tante altre pièce teatrali che hanno fatto di lui un mattatore del palcoscenico.
Tanto teatro ma anche tanta tv per Albertazzi.Le trasmissioni televisive erano iniziate da soli ventisei giorni quando l’attore inaugurò il suo primo programma dal titolo “La prosa del venerdì”.Con la serie ideata da Carlo Terron,”L’appuntamento con la novella” arrivò il grande successo. Albertazzi leggeva da solo, sotto l’occhio della telecamera, novelle di grandi autori della letteratura italiana.Poi fu la volta de L’idiota di Dostoevskij, con 14 milioni di telespettatori, che lo fece diventare famoso come Vittorio Gassman,di cui è stato considerato a lungo il rivale. Memorabili in televisione anche un Don Giovanni di Molière e un Romeo e Giulietta.
Al cinema da annoverare “L’anno scorso a Marienbad” e il “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli in cui interpretava la voce di Mercuzio .
Tante le donne che lo hanno affiancato nella vita e nel lavoro. Bello,carismatico e libertino ha fatto coppia con Bianca Maria Toccafondi,Elisabetta Pozzi, Mariangela D’Abbraccio. Lunghissima e proficua la relazione con Anna Proclemer scomparsa nel 2013 con la quale aveva recitato Pirandello, D’annunzio,Shaw e un memorabile Léautaud diretto da Luca Ronconi.
Giorgio Albertazzi è stato forse il più inquieto dei nostri attori,certamente il più creativo.Un camaleonte pronto ad identificarsi a tal punto con i suoi personaggi tanto da aver imparato a non recitare.Era stato fino a pochi mesi fa in tournèe con le Memorie di Adriano e il suo ultimo sogno sarebbe stato mettere in scena Giulietta e Romeo interpretato da due vecchi attori, con protagonista femminile Valeria Valeri.