Allarme Europol: «I terroristi stanno usando il flusso dei migranti per infiltrarsi in Ue, non abbiamo dati su un utilizzo sistematico, ma lo stanno facendo. Per questo ufficiali di Europol stanno affiancando quelli di Frontex negli hotspot in quattro isole della Grecia, e in Sicilia. Ma sono gli Stati membri ad avere la guida di questo esercizio: sono loro a decidere cosa fare se ci sono sospetti».
Queste le parole del direttore del Centro anti-terrorismo di Europol, Manuel Navarrete Paniagua in un’audizione all’Europarlamento. Parole espresse sulla base di alcuni dati inquietanti: nel 2015 nell’Unione europea ci sono stati 211 attacchi terroristici falliti, sventati o incompleti, ovvero in media più di uno ogni due giorni. Paniagua ha affermato inoltre che lo scorso anno 151 persone sono morte in attentati e di questi la quasi totalità, ovvero 150, sono vittime della violenza jihadista.
“Le maggiori preoccupazioni per il 2016 continuano ad essere i terroristi jihadisti e il fenomeno dei foreign fighters”, ha affermato ancora il Paniagua. E non a caso delle 1057 persone arrestate per reati collegati al terrorismo, 667 di queste erano islamici.
Ma questo non è il solo allarme: «C’è il rischio che i prossimi attentati del terrorismo islamico in Europa siano attuati da jihadiste donne. Secondo le forze di sicurezza di Madrid infatti il gruppo terrorista islamico ha allestito nei territori che controlla in Siria campi di addestramento destinati specificamente a donne che devono essere preparate “per attentati kamikaze in Occidente”.
“Dobbiamo evitare che i terroristi vittimizzino gli immigrati due volte: la prima perché li costringono a lasciare i loro Paesi, la seconda perché li utilizzano per infiltrarsi in Ue”, ha concluso infine Paniagua.